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Con le partite Francia-Argentina e Uruguay-Portogallo si darà il via alla fase a eliminazione diretta
La ventunesima edizione della Coppa del Mondo entra nel vivo. Quest’oggi si decideranno già due delle otto selezioni nazionali che potranno continuare il loro cammino iridato.
Alle 16:00 sarà la “Kazan Arena” di Kazan il teatro del primo ottavo di finale. A contendersi un posto tra le migliori otto saranno la Francia – prima incontrastata del Gruppo C – e l’Argentina – che ha sudato le proverbiali sette camicie per superare il primo scoglio, classificandosi secondo nel Gruppo D -.
I ‘Bleus’ di Didier Deschamps, pur senza entusiasmare fino in fondo, hanno svolto il loro compito alla perfezione. Inseriti in un girone non impossibile, i transalpini hanno già staccato il pass per gli ottavi dopo due giornate, risparmiandosi nell’ultima. la ‘Selección’, invece, ha incontrato innumerevoli problemi, in particolare all’interno dello spogliatoio, con un ct, Jorge Sampaoli, sull’orlo di una perenne crisi di nervi. L’obiettivo del superamento del turno è stato raggiunto. Ora, con la mente libera, anche la star dell’Albiceleste, la ‘Pulce’ Lionel Messi potrà dare sfogo alle sue immense qualità.
Alle 20:00 arriverà invece il turno di Uruguay e Portogallo. Al “Fisht Olympic Stadium” di Sochi la sfida tra ‘Celeste’ e lusitani sarà soprattutto un confronto tra Edinson Cavani e Luis Suarez da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra. I sudamericani hanno compiuto un percorso intonso, con zero reti al passivo e cinque messe a segno. Una difesa granitica è il minimo che si possa dire. Anche i rossoverdi hanno chiuso senza sconfitte, ma con due pareggi e un solo successo (di misura sul Marocco) avrebbero potuto non bastare.
La formazione di Fernando Santos non ha espresso un tipo di gioco spumeggiante, nonostante tra le sue fila possa contare sul fenomeno incontrastato del calcio mondiale, ma si è qualificata, pur con qualche patema d’animo di troppo agli ottavi di finale. In fondo, è questo che conta in una competizione in cui non c’è nulla di scontato, dagli avversari al risultato, per passare attraverso la mostra del bel calcio. Sarà così fino alla fine. Perché in un Mondiale è sì bello partecipare, ma è altrettanto bello vincerlo.
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