Vaduz-Lugano, le pagelle del match del Rheinpark

scritto da Claudio Paronitti

Il solito Vaduz che non fa giocare gli avversari è sinonimo di gara poco spettacolare. Così è stato. I bianconeri, più intraprendenti dei Principini, devono fare i conti con l’evoluzione in negativo di Alioski: evanescente, il biondo macedone è l’ombra del giocatore ammirato nel corso del girone d’andata

FC VADUZ – Benjamin Siegrist 4; Maurice Brunner 4 (72’ Nicolas Hasler s.v.), Mario Bühler 3,5, Simone Grippo 4,5, Axel Borgmann 3,5; Philipp Muntwiler 3,5, Stjepan Kukuruzovic 4; Gonzalo Zarate 3,5 (63’ Thomas Konrad 3,5), Moreno Costanzo 3, Pascal Schürpf 3 (85’ Franz Burgmeier s.v.); Albion Avdijaj 3. Allenatore: Giorgio Contini 3,5.

FC LUGANO

Francesco Russo 3,5 – la prima da titolare dopo molto tempo non è da ricordare per l’esperto estremo difensore italiano. Sul giudizio pesa l’indecisione quando esce “a farfalle” sul vantaggio biancorosso;

Steve Rouiller 3,5 – portato dal centro alla fascia destra fatica a trovare gli spazi per la giocata. Assieme a Russo, è colpevole della marcatura troppo elementare in occasione del gol di Grippo;

Fulvio Sulmoni 4,5 – dopo nemmeno un quarto d’ora Costanzo gli rifila una gomitata che meriterebbe il rosso. Per un episodio molto meno grave (contro Ajeti a Cornaredo in autunno, ndr) Fulvio venne espulso. Purtroppo quando gli arbitri vedono bianconero le sanzioni vengono comminate a bizzeffe. Mah…;

Vladimir Golemic 4,5 – con Sulmoni forma una delle coppie di centrali migliori del campionato di Super League. Poche formazioni possono vantare due compagni di squadra così affiatati. Il mercato che ha lo merita tutto;

Dragan Mihajlovic 4 – solita prestazione solida per il jolly bianconero arrivato in estate da Chiasso. Corre su e giù per la sua fascia di competenza senza sbavature. Sicuro sia in fase di costruzione che di interdizione;

Domen Crnigoj 4,5 – dopo aver varcato la fascia alta contro il GC torna nel suo ruolo a centrocampo. Non ha dei piedi fatati (e questo lo si sa), ma in fatto di grinta non è secondo a nessuno. Quelli del Vaduz ne hanno avuto conferma;

Jonathan Sabbatini 4 – il capitano torna a calcare il terreno del Rheinpark dopo il terribile scontro con Malvino della scorsa stagione (all’andata era infatti infortunato, ndr). Sbaglia forse un po’ troppi palloni, ma dirige il traffico come lui solo sa fare;

Davide Mariani 4,5 – è il bianconero che, al momento, tenta la conclusione quando gli capita l’opportunità. A volte troppo egoista, ha però il pregio di correre come un matto per tutti i novanta minuti senza risparmiarsi;

Carlinhos 3 – la prestazione contro il GC aveva dello strepitoso. Quella nel Principato, invece, il contrario. È completamente estraneo al gioco per l’ora abbondante che il mister gli concede. Così serve davvero a poco;

(62’ Ofir Mizrachi 4,5 – alla ventunesima giornata mostra finalmente le qualità che gli erano state affibbiate al momento della firma del contratto. Una discesa di 60 metri a velocità supersonica per il prezioso punto del pareggio vale da sola il prezzo del biglietto);

Armando Sadiku 5 – tutto ciò che tocca viene trasformato in oro. È il “Re Mida” bianconero. D’accordo, non sarà al massimo della condizione fisica, ma è un rapace dell’area di rigore e il gol di petto ne è la dimostrazione;

Ezgjan Alioski 3 – cinque giorni fa il mercato elvetico si è ufficialmente chiuso. Le sirene si sono spente, ma Gianni è lo stesso degli ultimi tempi, irritante e senza un briciolo di fantasia. Tornare con i piedi per terra è imperativo;

Paolo Tramezzani (allenatore) 4,5 – venerdì, in conferenza stampa, lo aveva previsto: a Vaduz sarebbe stato complicato. Niente di più vero. Un po’ per la storia recente, un po’ per le caratteristiche dell’avversario i suoi ragazzi faticano a proporre un gioco arioso e spettacolare, ma alla fine tornano in Ticino con un punto che alla fine della stagione potrebbe significare molto.

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