La Swiss Football League è riuscita a mettere d’accordo (quasi) tutti, tirando un bel sospiro di sollievo alla conclusione dell’assemblea generale straordinaria dello scorso venerdì
La solidarietà mostrata per proseguire e portare a termine la stagione 2019-2020 è stata praticamente unanime, ad eccezione delle società che hanno mantenuto la loro linea, confermando il loro dissenso al ritorno in campo. Per Claudius Schäfer «stiamo parlando di alcuni rappresentanti che, sfortunatamente, troppo spesso e troppo rumorosamente scelgono la via della comunicazione attraverso i media. Questo non è costruttivo. Tutti conoscono il mio numero di telefono e quello del Presidente Heinrich Schifferle», ha spiegato il CEO della SFL in un’intervista rilasciata al Tages Anzeiger. Il riferimento particolare è rivolto a Christian Constantin, numero uno del Sion, che ha minacciato di adire le vie legali, nonostante la schiacciante maggioranza di voti abbia decretato una ripresa del campionato.
La «nuova» stagione prenderà avvio senza il pubblico sugli spalti, anche se lo stesso amministratore delegato è ottimista circa il futuro: «Il divieto di eventi con più di 1’000 persone si applicherà fino al 31 agosto 2020. Ma gli ultimi giorni e settimane hanno dimostrato che le cose possono cambiare rapidamente. E c’è sicuramente speranza nell’affermare che noi vogliamo giocare con gli spettatori senza restrizioni a partire dalla nuova stagione». I turni mancanti alla fine dell’annata sono 13 e le squadre saranno confrontate a un programma molto rigoroso: «Le squadre hanno bisogno di tempo per prepararsi dopo la lunga pausa. Secondo il programma provvisorio della UEFA, la stagione dovrebbe concludersi il 2 agosto, in modo che le competizioni europee possano concludersi. E poi, perché le partite di qualificazione della prossima stagione europea inizieranno ad agosto».
