FC Lugano, Mattia Croci-Torti nel pre-Sion: «È chiaro, noi siamo favoriti, ma loro non saranno affatto arrendevoli, anzi…»

scritto da Claudio Paronitti
Mattia Croci-Torti

Mattia Croci-Torti

L’ultima fatica del mese di aprile porterà il Lugano a duellare con il Sion nel quadro delle semifinali di Helvetia Coppa Svizzera

Nel mirino della squadra bianconera vi è, come nelle due precedenti edizioni del torneo a eliminazione diretta, l’approdo all’atto conclusivo, in programma all’interno del rettangolo verde sintetico del Wankdorf di Berna il prossimo 2 giugno.

A poco più di ventiquattro ore dal calcio d’avvio della sfida dello Stade de Tourbillon (ore 20:30, con diretta televisiva sui canali della SSR/SRG), mister Mattia Croci-Torti fornisce le sue dichiarazioni della vigilia nell’abituale appuntamento della conferenza stampa pre-partita. Ecco, di seguito, le principali sensazioni del 42enne tecnico momò dei bianconeri:

«Sion più pericoloso dopo il kappaò di lunedì sera alla Stockhorn Arena di Thun? Questa è una partita a parte, quel che è successo in campionato è diverso da quanto accadrà domani. Loro non stanno vivendo nel loro habitat (la dieci Challenge League) e dopo il percorso avuto hanno tanta voglia di fare bene. Sarà un match diverso da quello dello scorso anno. Mi ricordo un Tourbillon quasi vuoto. L’effetto entusiasmo dello stadio (si prevede il tutto esaurito) non credo ridurrà il gap della categoria. Dovremo fare attenzione e saper reggere sotto l’aspetto mentale la spinta che i tifosi daranno ai loro beniamini.

Se venissi qui a dire che non siamo favoriti, mentirei. Noi dobbiamo rimanere ancora più umili, conoscendo i pericoli che possono metterci in ambasce. Vogliamo andare in finale e far rivivere ancora le emozioni di un ultimo atto. Lottiamo anche noi, con tantissime motivazioni. Sono certo di aver inculcato nella mente dei ragazzi questa filosofia. I vallesani hanno il DNA della Coppa Svizzera dentro di loro. Contro Grasshopper e Young Boys lo hanno dimostrato. Difficilmente vedremo un avversario arrendevole. Dobbiamo attenderci un avvio furioso da parte loro ed evitare che loro conquistino rapidamente e facilmente la palla.

Quest’anno, il Sion è abituato a dominare il gioco. Quel che ho mostrato ai ragazzi sono le ultime sfide di campionato, oltre alla due vittorie contro Cavallette e bernesi. Il loro aspetto principale a favore è una situazione standard, grazie a un elemento “divino” come Reto Ziegler. Però, hanno anche qualità ed esperienza nel costruire gioco con giocatori come Numa Lavanchy o Ilyas Chouaref. La rosa di quest’anno del Lugano è tuttavia superiore a quella del Sion. Pertanto, ho cercato di mantenere tutta la rosa “sul pezzo”, perché chi entra dalla panchina, la storia insegna, è capace di fare la differenza.

Ignacio Aliseda? Questa settimana, faccio fatica a vedere un calciatore non concentrato. Anche se abbiamo qualche infortunio, oltre a Mohamed Belhadj squalificato, ho visto molta fame da parte di tutti. È un peccato dover dire a cinque ragazzi di non poter salire sul bus. Spero che lì entrerà un gruppo volenteroso di riconquistare il pass per la finale di Coppa Svizzera. Di dubbi riguardo la formazione di partenza non ne ho, ma fino all’ultimo allenamento tutti mi hanno messo in difficoltà».

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