Gli sbraiti di un “bellinzonese”

scritto da Pier Luigi Giganti

Di questi tempi trovare il Bayer Leverkusen è un’impresa. Inizi a cercarlo nel tabellone di Champions: nulla. Passi all’Europa League: niente. Scorri la classifica della Bundesliga e t’imbatti nel vuoto cosmico. Fino a quando arrivi al penultimo rango della graduatoria e ti salta finalmente all’occhio il nome dei Werkself.Nell’undici sponsorizzato dalle Aspirine c’è un elemento che per le sue prestazioni personali potrebbe rallegrarsi. Invece Admir Mehmedi ne ha una per capello. L’attaccante, che un po’ ticinese lo è avendo trascorsa buona parte della sua fanciullezza a Bellinzona, ha già totalizzato un gol e un assist dopo le prime tre giornate di Bundesliga.

Eppure dopo la sconfitta subita in rimonta a Mainz è sbottato. E non le ha risparmiate a nessuno. A partire dalla squadra che “dopo essere passata in vantaggio ha perso il filo e non ha più trovato gli spazi giusti”. Per arrivare a Volland “che avrebbe dovuto segnare la rete del 2-0”. Passando per l’arbitro “che mi ha fischiato tutto contro e ha invertito la punizione da cui è scaturito il punto della vittoria dei padroni di casa”.

Uno sbraito in pieno stile, ma anche la dimostrazione che Mehmedi è uno dei leader di questo Bayer. E farà di tutto per condurre i suoi alla vittoria nello scontro già delicatissimo di domenica contro il Friburgo.

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