SFL, Philippe Guggisberg si difende dalle critiche: «Il protocollo aderisce strettamente alle raccomandazioni delle autorità»

scritto da Claudio Paronitti

Nel primo pomeriggio di ieri, la Swiss Football League ha diramato un comunicato in cui ha confermato la prosecuzione dei due campionati di sua competenza. E questo nonostante da più parti (Sion in primis) si facesse pressione per un’interruzione immediata di una stagione già maledetta

Intervistato da RSI Sport, il portavoce della SFL, Philippe Guggisberg, difende e indicazioni fornite dalla Lega: «È da un mese che abbiamo introdotto questo protocollo di protezione. Non è così semplice cambiarlo dall’oggi al domani, anche perché sono coinvolte numerose istanze e molte persone. Chiaramente, torneremo a valutare la situazione con le autorità».

Le critiche, giunte da club e Associazione dei calciatori svizzeri (SAPF), non sono passate inosservate, tanto da far affermare a Guggisberg che «inizialmente volevamo imporre anche noi il test a tutti i calciatori prima di ogni partita, come è stato fatto in Germania. Tuttavia, l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) ci ha sconsigliato di farlo, prima di tutto per il falso senso di sicurezza che potrebbe trasmettere. Il nostro protocollo aderisce strettamente alle raccomandazioni che ci hanno dato le autorità».

(nella foto: Philippe Guggisberg – © Twitter, @PhilGuggisberg)

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