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La Polonia batte 1-0 il Giappone con un gol di Bednarek al 60′. I ‘Samurai Blu’ approfittano al massimo della tremenda regola dei cartellini gialli (a loro favorevoli nei confronti del Senegal) per superare il turno e approdare agli ottavi di finale
I biancorossi, già eliminati, lasciano inizialmente l’iniziativa ai giocatori del Sol Levante, che, pur non cercando con veemenza il vantaggio, si fanno vedere dalle parti di Lukasz Fabiański in un paio di occasioni. Il portiere dello Swansea City risponde presente in entrambe le situazioni. La partita è avara di emozioni: ai ‘Samurai Blu’ va bene così, perché con un pareggio otterrebbero il pass per gli ottavi di finale.
Eiji Kawashima si erge a protagonista assoluto. Nella prima mezz’ora il numero uno nipponico è spettatore non pagante. Quando viene chiamato in causa, però, dimostra tutta la sua reattività. Al 32′ toglie letteralmente dalla porta un colpo di testa di Kamil Grosicki indirizzato a fil di palo. Anche la Goal Line Technology conferma che il pallone non è entrato. Il riflesso di Kawashima prende di conseguenza più valore.
Il capitano giapponese nulla può, però, all’ora di gioco, quando Jan Bednarek ribatte in rete una punizione calciata da Rafal Kurzawa. Con questo risultato, e con il contemporaneo pareggio nell’altra sfida del girone tra Senegal e Colombia, il Giappone scivola al terzo posto a causa della peggior differenza-reti nei confronti dei sudamericani.
Anche a Volgograd giunge la news del vantaggio della Colombia, che non può che far sorridere il popolo asiatico, che vede i propri beniamini arroccati a difesa, strano a dirsi, del minimo svantaggio, sperando di non ricevere ulteriori informazioni dal match tra senegalesi e colombiani.
La dea bendata quest’oggi è stata dalla parte del Giappone, che termina al secondo rango il Gruppo H. Per la Polonia, già fuori dal Mondiale, una vittoria d’orgoglio e piena di rammarico.
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