I Campionati del Mondo in Qatar sono entrati nel vivo, arrivando al giro di boa di una fase a gironi che sta regalando qualche sorpresa
L’ennesima abbuffata giornaliera di calcio si apre nel segno della Costa Rica, capace di superare un po’ per caso il Giappone e tornare in corsa per un posto agli ottavi di finale. Anche la seconda sfida riserva un momento da ricordare per il Marocco, conquistatore della posta piena contro un Belgio molto deludente e giustamente finito al tappeto. I vice-campioni della Croazia si sono invece ripresi dallo scialbo pareggio dell’esordio, ribaltando il Canada, andato a segno con la rete più veloce di questa edizione del torneo iridato. In prima serata, lo scontro di cartello ha visto la Germania rimanere in vita e raggranellare un punto che potrebbe rivelarsi decisivo in chiave qualificazione alla fase a eliminazione diretta.
Ecco, di seguito, il round-up di quanto accaduto domenica 27 novembre all’interno dei vari rettangoli di gioco del piccolo Emirato mediorientale.
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Giappone vs Costa Rica 0-1 (0-0) – [81′ Keysher Fuller 0-1]
Davanti alle 41’479 anime dell’Ahmed Bin Ali Stadium di Ar-Rayyan, i Ticos riscattano l’umiliazione patìta contro la Spagna, conquistando con parecchia sorte a favore un incontro in cui i Blue Samurai avrebbero meritato qualcosa di più. Rispetto al debutto, i centroamericani avviano la gara con più coraggio, mentre gli asiatici faticano a ripetere la prestazione che li ha portati a ribaltare la Germania. Così, nei primi quarantacinque minuti succede poco, se non nulla da rilevare. La ripresa è invece di spessore opposto. Gli inserimenti di Hiroki Ito e Takuma Asano mostrano le chiari intenzioni di Hajime Moriyasu di ottenere il secondo successo e il conseguente passaggio del turno. Dall’altro lato, Luis Fernando Suárez prova a scuotere i suoi con le entrate di Brandon Aguilera e Jewison Bennette. Quando però la contesa si avvia verso lo zero a zero, ecco spuntare dal nulla Keysher Fuller, che all’ottantunesimo trova il modo di superare Shūichi Gonda e regalare nel contempo nuove speranze ai suoi.
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Belgio vs Marocco 0-2 (0-0) – [73′ Abdelhamid Sabiri 0-1, 90′ +2′ Zakaria Aboukhlal 0-2]
All’Al Thumama Stadium di Doha si assiste a una prima parte tutt’altro che da rimembrare negli annali. L’unica vera opportunità che i 43’738 spettatori presenti sulle tribune osservano si registra al secondo minuto di recupero, quando una punizione di Hakim Ziyech termina in fondo al sacco, beffando Thibaut Courtois. Il gol viene però giustamente annullato in un secondo tempo grazie all’ausilio del VAR per un fuorigioco del difensore centrale Romain Saïss sia in partenza che successivo (in quanto il calciatore del Beşiktaş si trova sulla traiettoria della punizione e tenta la «spizzata» di testa). Per il resto, l’arbitro messicano César Arturo Ramos Palazuelos svolgere un lavoro di ordinaria amministrazione all’interno di un match complessivamente noioso e privo della qualità che ci si attende a questi livelli. Al cinquataduesimo, Eden Hazard tenta di scuotere tutti con un potente destro in diagonale sul primo palo, trovando però attento Monir El Kajoui. La risposta di Sofiane Boufal, pur non inquadrando lo specchio della porta, mette quale brivido ai Diavoli Rossi. A poco più di un quarto d’ora dalla conclusione, il triplo cambio effettuato dal ct dei Leoni dell’Atlante Walid Regragui porta i suoi frutti, perché una punizione laterale del neo-entrato Abdelhamid Sabiri s’infila in fondo al sacco. Questa volta l’azione è regolare, con Saïss che parte con i tempi giusti, «schermando» la visuale a un non irreprensibile Courtois. Al secondo dei cinque minuti di recupero, un rilancio di El Kajoui e due allunghi di testa mandano clamorosamente in ambasce la retroguardia belga, che incassa il raddoppio con un destro all’incrocio dei pali di Zakaria Aboukhlal.
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Croazia vs Canada 4-1 (2-1) – [2′ Alphonso Davies 0-1, 36′ Andrej Kramarić 1-1, 44′ Marko Livaja 2-1, 70′ Andrej Kramarić 3-1, 90′ +4′ Lovro Majer 4-1]
Sul terreno del Khalifa International Stadium di Ar-Rayyan si registra il gol più veloce della 22a edizione dei Campionati del Mondo alla ventisettesima opportunità utile dopo esattamente 68 secondi. Milan Borjan rinvia il pallone nel cerchio di centrocampo, trovando Cyle Larin alla ricezione. La posizione del centravanti del Bruges è regolare, perché Borna Sosa è disattento tenendolo in gioco. La sfera viene in seguito offerta sulla destra all’accorrente Tajon Buchanan, il quale avanza e crossa perfettamente al centro per Alphonso Davies, che si rifà del penalty fallito contro il Belgio, incornando di potenza il vantaggio nordamericano. Dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco di partenza di Marko Livaja, Andrej Kramarić può finalmente gioire al trentaseiesimo, quando si fa trovare pronto sull’assist di Ivan Perišić e infilare in fondo al sacco con un diagonale mancino il pallone del pareggio. Ritrovato il sorriso, la selezione di Zlatko Dalić ribalta completamente la situazione, mettendosi in posizione favorevole per il passaggio alla fase successiva, grazie al destro chirurgico di Marko Livaja sul finire della frazione iniziale e al mancino a giro di Kramarić a una ventina di minuti dal termine. In entrambe le occasioni, però, la complicità della difesa nordamericana è lapalissiana. Lo stesso accade al novantaquattresimo, quando la combinazione tra Mislav Oršić e Lovro Majer (il primo elemento della Dinamo Zagabria, il secondo ex e ora membro del Rennes) confeziona il meritato poker per la Vatreni. Al triplice fischio dell’uruguaiano Andrés Matías Matonte Cabrera, la tifoseria croata presente tra i 44’374 spettatori esulta, mentre quella canadese rimane a bocca asciutta con l’amarezza di una prematura eliminazione dopo soli centottanta minuti.
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Spagna vs Germania 1-1 (0-0) – [62′ Álvaro Morata 1-0, 83′ Niclas Füllkrug 1-1]
All’Al Bayt Stadium di Al Khor, la gente presente sugli spalti (in totale 68’895) annota sui propri taccuini una dominante Furia Roja, molto aggressiva sin dal calcio d’avvio. Al settimo giro d’orologio si osserva la prima chance del match tutto europeo, con un missile diagonale di Dani Olmo diretto all’incrocio dei pali deviato provvidenzialmente sulla parte bassa della traversa da un attento Manuel Neuer. La Mannschaft reagisce nel migliore dei modi possibile, equilibra il match e al quarantesimo passa pure in vantaggio grazie a un colpo di testa di Antonio Rüdiger. Il gol, dopo un breve check al VAR, è annullato per una posizione di fuorigioco di partenza dello stesso difensore centrale del Real Madrid. In una ripresa in cui il possesso palla è favorevole agli iberici e le conclusioni ai tedeschi, il primo pallone a superare la linea bianca è di Álvaro Morata, che poco dopo l’ora di gioco gonfia la rete anticipando sul primo palo l’avversario di turno (Niklas Süle) sul cross rasoterra dalla sinistra di Jordi Alba. Il merito degli uomini di Hansi Flick è di non mollare mai. E così, con l’ombra dell’eliminazione sulle loro teste, riportano il match in parità grazie a uno splendido diagonale di Niclas Füllkrug, che arriva come un treno sul controllo di Jamal Musiala e fulmina Unai Simón, che nulla può sulla potente conclusione del centravanti del Werder Brema.
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La classifica del Gruppo E – 1. Spagna, 4 punti (8-1) /// 2. Giappone, 3 punti (2-2) /// 3. Costa Rica, 3 punti (1-7) /// 4. Germania, 1 punto (2-3)
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La classifica del Gruppo F – 1. Croazia, 4 punti (4-1) /// 2. Marocco, 4 punti (2-0) /// 3. Belgio, 3 punti (1-2) /// 4. Canada, 0 punti (1-5)