Russia 2018, a Samara un pareggio che sorride alla Danimarca

scritto da Claudio Paronitti

Danimarca e Australia si affrontano a viso aperto, ma nessuna delle due riesce a spuntarla. L’1-1 finale porta la firma di Eriksen per gli europei e Jedinak per gli oceanici

Un avvio promettente alla “Cosmos Arena” di Samara vede le due squadre provare ad approfittare di un corner a testa, ma né il colpo di testa di Thomas Delaney da una parte, né tantomeno quello di Mathew Leckie dall’altra creano insidie ai due portieri. Il cronometro segna solamente il 5° minuto.

Poco più di cento secondi più tardi la Danimarca passa in vantaggio per merito di una grande coordinazione del suo uomo-faro, Christian Eriksen, il quale riceve palla da Nicolai Jorgensen e lascia partire un sinistro imparabile per Mathew Ryan che si infila sotto la traversa.

Una volta trovato il gol, i danesi abbassano decisamente il ritmo, ritornando alla lentezza (a volte estrema in fase di ripartenza) che li contraddistingue per innervosire gli avversari di turno. Ciò porta a una fase di stallo, “sbloccata” dal tiro potente, ma centrale, di Pione Sisto al 22′. Jorgensen, dal canto suo, avrebbe dovuto indirizzare meglio il suo colpo di testa sull’ottimo cross dalla destra calciato da Henrik Dalsgaard. La Danimarca, comunque, legittima il minimo vantaggio.

Che dura fino al 38′ quando Youssuf Poulsen interviene con le braccia aperte, l’arbitro spagnolo Antonio Mateu Lahoz lascia correre non rilevando nulla di scorretto, ma qualche istante dopo gli addetti alla “VAR Room” lo costringono a fermare il gioco per andare a consultare il video. Come giusto che sia, dopo una brevissima visione delle immagini televisive, il penalty viene accordato. Dagli undici metri si presenta lo specialista Mile Jedinak, già in rete con la Francia, che, proprio come contro i “Bleus”, spiazza il portiere mandando il pallone nell’angolino basso a destra.

Lo “svizzero” Trent Sainsbury – che gioca nel Grasshopper – mette ansia al suo portiere Ryan (e di riflesso a tutti i tifosi oceanici) con un quasi tentativo di autorete. Fortunatamente per il 26enne di proprietà dell’Inter l’estremo difensore del Brighton è attento e blocca la sfera prima che essa possa avvicinarsi alla linea bianca.

Il primo momento “forte” della ripresa è un tentativo di Sisto bloccato dalla difesa dei canguri. È il chiaro segno delle intenzioni degli Europei, che vogliono trovare il raddoppio per poi blindare uno dei primi due posti nel girone. La manovra, a volte, è anche avvolgente. Il reparto arretrato australiano regge però senza particolari problemi.

I “Socceroos” però non ci stanno a giocare il ruolo di sparring-partner e con Aaron Mooy si portano a un nulla dal ribaltare il risultato. Il suo destro si alza un po’ troppo, andando vicinissimo all’incrocio dei pali. Kasper Schmeichel, nel giro di dieci secondi, si rivela decisivo in due occasioni: sul tiro di Daniel Arzani respinge con facilità, ma deve superarsi sulla ribattuta.

Il match, molto combattuto, termina sull’uno a uno. Un risultato che avvicina la Danimarca alla fase a eliminazione diretta, mentre l’Australia mantiene una minima speranza di passare il turno.

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