Attualmente, una data utile per tornare ad allenarsi, e di conseguenza a giocare con regolarità, non è segnata sul calendario. E i calciatori professionisti si tengono in forma secondo i programmi dati loro dalle varie società
L’epidemia di Coronavirus non consente attività di gruppo all’aria aperta. A venir particolarmente toccati sono i personaggi che fanno del calcio il loro lavoro. Proprio come Marco Bürki, 26enne difensore bernese tornato in Svizzera da un mese e mezzo dopo un’esperienza in Belgio nei ranghi dello Zulte Waregem.
Intervistato via Skype dal Blick, l’elemento del reparto arretrato del Lucerna ha raccontato di non essersi «mai annoiato. Fortunatamente, non c’è ancora il coprifuoco e si può ancora uscire. Di fronte al nostro appartamento c’è un giardino e un piccolo spazio dove posso svolgere i miei esercizi. Ognuno di noi ha ricevuto un piano personale dal preparatore atletico. Lo effettuiamo intensamente, con un cardiofrequenzimetro che documenta davvero tutto. Dobbiamo rimanere in forma il più possibile, questo è l’obiettivo».
Ma cosa manca di più in questo periodo che, normalmente, era ricco di appuntamenti? «La vita quotidiana con la squadra, gli allenamenti e le partite del fine settimana. Mi manca tutto ciò. La situazione è molto speciale e a volte non sai cosa fare. Per quel che mi riguarda, seguo le istruzioni che tutti cercano di attuare. Rimango a casa e presto particolare attenzione all’igiene. Ripeto, restare in forma è il grande obiettivo, così come rimanere in buona salute».
(nella foto: Marco Bürki – © FreshFocus/blick.ch)
