Il Lucerna si interroga sul dopo Komornicki

scritto da Davide Perego
Il mondo del calcio è sorprendente. Per fortuna è anche imprevdibile. Meglio se confuso nell’incertezza sottile che separa l’illusione dalla speranza. Che il licenziamento di Koko Komornicki fosse nell’aria lo avevano capito anche i bambini. Eppure, nonostante tutto, la società è stata evidentemente la prima a non avere le idee chiare in tema. E sì, perché in tal caso, un sostituto, Mike Hauser e soci, avrebbero dovuto averlo. E invece no. Licenziato Komornicki, si navigherà a vista fino alla partita del Tourbillon di sabato prossimo dove Bernard Challandes, o chi per lui (già appunto chi ?), si sistemerà sulla scomoda panchina del FC Lucerna ad interim, in attesa di capire se Heiko Vogel accetterà o meno un incarico a programma supervisionato da Alex Frei a partire dall’inizio della prossima stagione.

Frase lunga e contorta, frutto dell’improvvisazione di una società che non sa cosa volere. Alex Frei é sembrato molto sicuro nell’affermare che la sua futura squadra non avrà problemi nel mantenere il proprio posto in Super League. Una certezza senza dubbio frutto di esperienza e reale conoscenza dei valori del torneo. Intanto, il Lucerna deve fare i conti con soli cinque punti di vantaggio sul Servette. Preoccupa il lungo digiuno da vittorie: l’ultima è del 17 novembre scorso. Alla Swissporarena non si festeggia un successo addirittura dal 21 ottobre 2012. Nel 2013 quattro punti in sette partite e la miseria di quattro reti segnate da un reparto capitanato come sempre da Rangelov: il top flop del mercato 2012-2013. Dieci partite senza vittoria sono un’eternità, in un torneo a dieci squadre. La sfida per la sopravvivenza ai confini della linea, è altro che chiusa.

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