Europa League, lo Young Boys gira la sfida nei recuperi e ottiene con molto affanno il pass per i sedicesimi di finale

scritto da Claudio Paronitti

Un punto doveva essere e alla fine arriva… una vittoria nei recuperi! Lo Young Boys è dunque riuscito a raggranellare il punto richiesto per ottenere il pass per i sedicesimi di finale di UEFA Europa League e supera 2-1 i rumeni del Cluj, mantenendo di conseguenza il secondo posto nel Gruppo A

Impegnati sul terreno sintetico di casa del Wankdorf, i gialloneri hanno faticato, e non poco, per arrivare a conquistare quel risultato che li proietta alla fase a eliminazione diretta della seconda competizione per club a livello continentale. Il Cluj, squadra assai ostica, ha dimostrato di non disputare partite europee per puro caso e ha provato agli uomini guidati da Gerardo Seoane che per arrivare a conquistare qualcosa di importante occorre decisamente fare di più. La rete decisiva che poteva risultare decisiva, caduta all’84’, è stata messa a segno da Gabriel Debeljuh, entrato in campo dieci minuti prima. La fortuna è però girata a favore dei bernesi, che si sono visti concedere generosamente un calcio di rigore quando il cronometro marcava il minuto 90. Il direttore di gara ha indicato il dischetto degli undici metri dopo un intervento di Cristian Balgradean sul pallone prima e sulla tempia di Cédric Zesiger poi giudicato falloso dal direttore di gara francese Benoît Bastien. Come capita in ogni occasione del genere, Jean-Pierre Nsame si prende la responsabilità e supera Grzegorz Sandomierski (guardiano della porta e sostituto dell’espulso collega) al 94′. Un paio di giri di lancetta più tardi, lo stesso bomber camerunense blocca la ripartenza di Andrei Burca e, qui sì che si tratta di un errore clamoroso, viene mandato con un po’ di anticipo sotto la doccia. Al 96′, infine, Gianluca Gaudino trasforma un contropiede due contro zero lanciato da Meschack Elia. Il punto conclusivo lo scrive il centrocampista ospite Damjan Đoković, espulso da par suo al 96′ per reiterate proteste.

Al triplice fischio finale del direttore di gara, lo Young Boys gioisce e riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato, ossia quello di aumentare di un’unità il suo bottino nella classifica del Gruppo A e qualificarsi per la fase a eliminazione diretta di UEFA Europa League.

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