UEL, il minimo sforzo premia il Lucerna e fa felice il resto del calcio svizzero, che riguadagna un po’ di credibilità a livello europeo

scritto da Claudio Paronitti

Il calcio svizzero ha vissuto una due giorni europea importante, come non capitava da diverso tempo

Opposti ad avversari completamenti diversi, Basilea e Lucerna si sono qualificate per il terzo round preliminare delle rispettive competizioni. Se sull’ottima prestazione dei ritrovati renani ci siamo già soffermati (CLICCA QUI per l’analisi dei rossoblù post-PSV Eindhoven), è ora giunto il momento di valutare ciò che hanno proposto i biancoblù.

I ragazzi guidati da Thomas Häberli, confrontati con una formazione modesta come i faroesi del KÍ Klaksvík, hanno raggiunto il massimo con il minimo indispensabile. Sapendo di essere superiori sia dal punto di vista tattico che da quello tecnico, gli svizzero-centrali hanno giocato con il fuoco nella sfida di andata, mentre si sono limitati al compitino al ritorno.

Nonostante la fatica, più mentale che altro nell’affrontare una compagine di rango decisamente inferiore, il Lucerna ha meritato il passaggio del turno. Una qualificazione che vale doppio, sia per la società che per tutto il movimento elvetico, che guadagna qualche punto nella graduatoria europea dei club.

Il prossimo ostacolo da superare per i biancoblù sarà di tutt’altra caratura. Il penultimo round qualificativo alla UEFA Europa League, dopo il quale ci sarà solamente il playoff, opporrà Pascal Schürpf e compagni ai catalani dell’Espanyol Barcellona, che non hanno incontrato alcuna difficoltà nell’eliminare gli islandesi dello Stjarnan.

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