FC Lugano, l’analisi post-Losanna: Cornaredo è tornato un «fortino», il quarto 2:0 di fila rende l’intera situazione ancor più gradevole

scritto da Claudio Paronitti
FC Lugano vs FC Lausanne-Sport, sabato 20 aprile 2024

Cornaredo è di nuovo un «fortino», dove passare è molto complicato per chiunque

Il quarto 2:0 consecutivo tra le mura amiche coincide con il ritorno al secondo posto (dopo il successo di qualche ora prima del Servette sul Grasshopper) per un Lugano che ora mette ancor più pressione a chi sta davanti, ossia lo Young Boys

Dopo un avvio di anno solare catastrofico davanti al proprio pubblico – kappaò con lo Stade Lausanne Ouchy (2:3) e pareggi con GC (0:0) e Young Boy (3:3) -, la squadra bianconera ha messo il «turbo», sbarazzandosi con il medesimo risultato di Zurigo, Yverdon, Basilea e, da ultimo, Losanna. Il rettangolo verde di Cornaredo è tornato a essere un «fortino», per l’immensa gioia dei 3’653 spettatori presenti, nonostante il forte vento freddo che aleggia oramai da qualche giorno sul nostro Cantone. L’aria «fina» che si respirava all’interno dell’impianto ha consentito ai sottocenerini di pigiare sull’acceleratore nelle prime fasi per poi controllare tutto sommato agevolmente il resto di un incontro in cui si è sbagliato parecchio a livello tecnico. Ma, forse, siamo anche noi che, considerata la situazione attuale, pretendiamo tanto (troppo?) dai protetti di mister Mattia Croci-Torti.

Ora che il compito è stato assolto appieno, la palla passa alla capolista, impegnata tra poche ore alla Schützenwiese di Winterthur in un ambiente rovente che intende spingere i propri beniamini all’exploit con la superpotenza del pallone rossocrociato. E chissà se, con qualche tarlo in mente, agli uomini di Joël Magnin non arrivi il «braccino» del tennista. Quello che nella conferenza stampa della vigilia il «Crus» si era augurato di non vedere nella prestazione dei suoi giocatori. Così è stato. Sin dalle prime battute, Uran Bislimi («man of the match» assoluto con un gol e un assist «al bacio») e compagni hanno messo pressione a un avversario battuto un’unica volta nelle precedenti dieci uscite e dunque in fiducia nei propri mezzi. Mai tuttavia piena come quella di un Lugano sceso in campo anche in questa occasione con personalità, carattere e una determinazione fuori dal comune.

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