A partire dalle ore 21:00 di questa sera lo Young Boys si confronterà per la prima volta nello spazio di sei giorni con la Stella Rossa di Belgrado. L’obiettivo? Superare il playoff di UEFA Champions League e ottenere il pass per la fase a gironi della massima manifestazione continentale per club
Per il tecnico giallonero Gerardo Seoane sarà la seconda doppia sfida a questo stadio della competizione nel volgere di dodici mesi. Allora i bernesi superarono la Dinamo Zagabria, questa volta dovranno gettare il cuore oltre l’ostacolo contro un’altra compagine balcanica.
Ecco dunque, di seguito, le sensazioni dell’allenatore lucernese nella consueta conferenza stampa di presentazione della partita:
«Attendiamo con impazienza questo confronto con una squadra rinomata e con una storia di assoluto valore. Iniziamo il duello con delle percentuali di possibilità di passare il turno del 50 e 50. Entrambe le compagini hanno gli argomenti giusti per far male all’avversario. Da una parte c’è una formazione giovane e con nuovi elementi, mentre dall’altra vi è un gruppo esperto e con un’alchimia già rodata. Tutte e due abbiamo una certa esperienza a certi livelli, anche se questo aspetto gioca più a loro favore. Il nostro gruppo è un mix di giovani e calciatori più maturi. Tutti, però, hanno intenzione di crescere ancor di più».
Il paragone con la sfida del 2018-2019 con la Dinamo Zagabria – «Quest’anno, rispetto a ciò che è accaduto la scorsa estate, possiamo contare su giocatori più esperti, che porteranno tranquillità nei momenti decisivi. Una squadra giovane e dinamica ha però altre caratteristiche. E in campo abbiamo tutte le intenzioni di dimostrarlo. Ogni partita ha la sua storia. Vediamo cosa accadrà stavolta. La pressione non è sulle spalle di un solo giocatore, al centro di tutto c’è la squadra».
L’atmosfera che si vivrà all’interno dello stadio – «Credo che sia un fattore positivo. L’impianto sarà pieno in ogni ordine di posto e tutti i giocatori troveranno delle energie ulteriori grazie all’apporto e al supporto dei nostri sostenitori, che ci spingeranno a dare il massimo. I ragazzi dovranno concentrarsi su ciò che accade sul terreno e pensare alla loro prestazione, sia sul piano tattico che a livello mentale».
