Super League, Roman Bürki «tira le orecchie» alla SFL: «Ho la sensazione che in Svizzera il problema sia stato sottovalutato»

scritto da Claudio Paronitti

In Germania la stagione è terminata da un paio di settimane. In Svizzera, invece, mancano una quindicina di giorni alla conclusione dei campionati 2019-2020. Attraverso un’intervista rilasciata all’agenzia Keystone-SDA, Roman Bürki, portiere bernese del Borussia Dortmund, si è espresso sui recenti casi di Coronavirus che hanno colpito il pallone rossocrociato

«Era solo una questione di tempo, dato che non si effettuano dei test regolari. Io sono dell’idea che anche in Svizzera, prima della ripartenza, si sarebbero dovuti eseguire su tutti i calciatori. E poi, visto che raramente si indossa la mascherina, come sportivo faccio ovviamente più attenzione», ha spiegato il 29enne estremo difensore.

«A Dortmund indossavamo le maschere protettive sul bus, in panchina e fino a quando varcavamo la soglia di casa. Senza queste chiare regole non avremmo potuto giocare. In Germania, dopo la ripresa, non abbiamo avuto nessun caso positivo. In Svizzera, invece, gli spettatori possono già accomodarsi sugli spalti. Ho la sensazione che qui il problema sia stato sottovalutato…».

(nella foto: Roman Bürki – © goal.com)

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