SFL, le società latine sono favorevoli alla riforma dei campionati, quelli svizzero-tedeschi un po’ più restii e scettici

scritto da Claudio Paronitti

Il prossimo 22 novembre 2019 i delegati delle venti società di Swiss Football League saranno chiamati a esprimersi sulla riforma dei due campionati professionistici elvetici

L’aumento da 10 a 12 squadre in Raiffeisen Super League e la divisione al termine del primo turno di gare in un girone per il titolo e in un altro di piazzamento non trova il consenso di tutti gli attori in gioco.

Particolarmente scettico è Markus Lüthi, Presidente del Thun, al quale «il processo decisionale e la politica informativa è stato “indigesto”. Non la reputo una riforma positiva. Ci si è dimenticati di chiedere alle società i loro pensieri sul modus operandi», le parole del n° 1 biancorosso ai microfoni di SRF.

Più aperto Roland Heri, CEO del Basilea. Questa la sua dichiarazione alla medesima emittente nazionale: «In linea di principio, vediamo positivamente la riforma. Alcuni punti concernenti questa idea dovranno di nuovo venir discussi ancora più approfonditamente».

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