Russia 2018, la magia di Mertens spiana la strada al Belgio

scritto da Claudio Paronitti

È servito un tempo intero al Belgio per cambiare marcia e venire a capo della coriacea debuttante Panama. La perla di Mertens al 47′ spiana la strada ai “Diavoli Rossi”, che dilagano poi nel giro di sei minuti (69′ e 75′) con la doppietta di Lukaku

Occhi lucidi e qualche lacrima: così si sono mostrati alla prima, storica, partecipazione mondiale i giocatori panamensi al momento delle note dell’inno nazionale.

Nonostante non siano tecnicamente all’altezza dei talenti belgi, i calciatori centroamericani – coscienti di questo aspetto – si godono ogni momento passato all’interno del rettangolo verde.

La differenza con il pallone tra i piedi è evidente, ma se la mettiamo sulla concentrazione e sulla voglia assoluta di mostrarsi al mondo intero, i giocatori di Panama non sono per nulla secondi agli europei.

Il 3-4-3 di Roberto Martinez fatica parecchio a sfondare il muro bianco, che si affida al difensivo modulo 5-4-1 per arginare le offensive dei vari Kevin De Bruyne, Eden Hazard, Dries Mertens e Yannick Ferreira Carrasco, dei ragazzi dai piedi fatati.

Nel calcio, però, il semplice talento non basta per venire a capo di una situazione che può risultare più complicata del previsto. Senza il giusto atteggiamento non si va da nessuna parte. Il poco movimento degli undici “Diavoli” fa sì che Panama riesca a difendere con grande ordine il proprio fortino.

Gli errori su sponda belga si moltiplicano, i centrocampisti non riescono a fare da filtro tra difesa e attacco. In questo modo, Romelu Lukaku vede la sfera con il contagocce, senza rendersi pericoloso. Tutt’altra cosa, invece, il funambolo Hazard, che costringe Jaime Penedo a un bell’intervento con i pugni.

Lo stupore per ciò che assistono dalle tribune affligge i tifosi belgi, che non riescono a capire come mai una macchina da gol come la loro nazionale non riesca a superare una debuttante alla rassegna iridata.

Esordiente che si è già messa in evidenza per aver portato a termine una piccola, grande impresa, che quasi nessuno poteva pronosticare in sede di prssentazione: trascorrere i primi quarantacinque minuti mondiali della storia senza subire reti.

Gol che però arriva dopo poco più di un minuto dal ritorno in campo. Panama non può rimproverarsi nulla, perché la perla con cui Mertens porta avanti il Belgio non si può prevedere in anticipo. Solo con una magia si poteva sbloccare questo incontro. E chi se non il folletto del Napoli poteva prendersi la responsabilità?

Il vantaggio avrebbe potuto mettere in ginocchio la “Marea Roja”. Avrebbe, appunto. Perché al 55′ Michael Murillo, lanciato alla perfezione dalla tre quarti, si ritrova solo davanti a Thibaut Courtois facendosi però ipnotizzare dal numero 1 del Chelsea. Nella fattispecie è inesistente la copertura difensiva di Carrasco, che costringe Jan Vertonghen a fare da scudo. Panama è viva più che mai: Yoel Barcenas ha un’altra chance per andare a concludere, ma lo fa debolmente.

Spaventato da questa situazione, il Belgio ritorna a dominare in maniera quasi assoluta. Non è un caso se al 69′ la partita prende la piega attesa sin dall’inizio. Una manovra avvolgente, che riguarda Hazard e De Bruyne, manda fuori giri la selezione panamense. Il fantasista del Manchester City stoppa la palla ricevuta dal compagno del Chelsea e poi la porge sulla testa di Lukaku, che non incontra alcuna difficoltà nello scaraventarla in fondo alla rete. La partita, già messa sui binari voluti a inizio ripresa, prende sempre più la direzione dei ragazzi in completo rosso.

Con una nazionale centroamericana che pare non avere più energie, gli europei aumentano il proprio score, andando a superare Penedo con uno scavetto di Lukaku, che realizza così la sua doppietta personale. All’89’, dai 21 metri, Fidel Escobar prova a regalare alla sua selezione il primo storico gol mondiale, calciando una punizione potente, che Courtois non vede partire, ma che riesce infine a bloccare accartocciandosi a terra.

Il Belgio, favorito al pari dell’Inghilterra per il superamento della fase a gironi, conquista dunque i primi tre punti della sua campagna iridata. In attesa di vederli all’opera contro avversari di caratura maggiore, un buon inizio per i “Diavoli Rossi”. Per contro, la giornata storica di Panama si chiude con un passivo che, per quanto visto nel corso dell’intero incontro, è forse un po’ troppo severo.

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