Euro 2020, round-up di giovedì 17 giugno 2021: l’Ucraina mantiene i nervi saldi, Danimarca ribaltata, Olanda senza problemi

scritto da Claudio Paronitti

La fase a gironi di UEFA Euro 2020 non ha un momento di sosta e nell’odierna giornata di giovedì 17 giugno 2021 ha proposto altre tre partite, valide per i Gruppi B e C

Ad aprire le danze è stato il match dell’Arena Națională di Bucarest tra Ucraina e Macedonia del Nord. Dopo la delusione della battuta d’arresto iniziale con l’Olanda (3-2 finale con la rete decisiva degli Oranje caduta all’85’), i ragazzi guidati dalla leggenda vivente Andriy Shevchenko hanno saputo mantenere i nervi saldi contro una selezione che, al secondo kappaò, è a un passo dall’eliminazione dal torneo. La sfida ha vissuto una prima fiammata, rivelatasi poi determinante, tra il 29′ e il 34′, lasso di tempo nel quale Andriy Yarmolenko e Roman Yaremchuk (gli stessi marcatori dell’esordio nella medesima sequenza) hanno inflitto un micidiale uno-due con un tap-in ravvicinato dopo un colpo di tacco di Oleksandr Karavaev a seguito di un calcio d’angolo e con un piatto destro sul primo palo su preciso assist in profondità dell’autore del vantaggio. Costretti a gettarsi all’attacco per cercare di recuperare lo svantaggio (che avrebbe potuto essere già minore se il sigillo di Goran Pandev al 39′ non fosse stato giustamente annullato per fuorigioco), i balcanici trovano con l’ex-bianconero Ezgjan Alioski, che ribadisce in rete un calcio di rigore da lui stesso fallito, il punto che riapre la contesa al 57′. Un sostanziale equilibrio si sussegue, con azioni da una parte e dall’altra, sino al triplice fischio finale del direttore di gara argentino Fernando Rapallini, il quale concede come ultima opportunità ai gialloblù la chance di triplicare. Il penalty calciato da Ruslan Malinovskyi all’84’, e decretato dopo la visualizzazione del VAR per un intervento con il braccio, è però parato con un tuffo sulla sua destra da Stole Dimitrievski.

Il duello di «mezzo» del Parken di Copenhagen, fermato per qualche istante nel corso del decimo minuto (in onore del numero «10» con il quale gioca Christian Eriksen, che si sta ristabilendo dopo l’arresto cardiaco di cui è rimasto vittima contro la Finlandia), ha visto come protagonista assoluto il rientrante Kevin De Bruyne. Dopo una prima frazione dominata dai padroni di casa, sospinti dai venticinque mila sostenitori della capitale, e culminata con il meritato vantaggio siglato dopo nemmeno due giri d’orologio (ufficialmente 1’39”) da Yousuf Poulsen, che ha ribadito in rete un assist di Pierre-Emile Højbjerg a seguito di un catastrofico tentativo di rilancio di Jason Denayer. Gli uomini guidati da Kasper Hjulmand non sono stati capaci di concretizzare la maggior mole di gioco e così, con l’entrata del trequartista del Manchester City a inizio ripresa in luogo di uno spento Dries Mertens, la sfida ha cambiato padrone. Al 55′ Thorgan Hazard ha semplicemente pareggiato la contesa, appoggiando di piatto sinistro un assist laterale di Kevin De Bruyne, che ha ricevuto palla dall’altra star dell’attacco belga Romelu Lukaku. Al 70′. poi, il gioiellino dei Diavoli Rossi si è messo in proprio con la complicità di Kasper Schmeichel, il quale non ha coperto a dovere il suo palo di competenza, lasciando lo spazio necessario a KDB per ribaltare la contesa e regalare altri tre punti alla selezione guidata da Roberto Martínez.

La serata ha avuto l’epilogo all’interno della Johan Cruijff ArenA di Amsterdam con il match tra i padroni di casa dell’Olanda e l’Austria, entrambe reduci da una vittoria iniziale. I primi istanti sembrano favorevoli alle Aquile, ma poi al 10′ ecco l’intervento falloso all’interno dell’area di rigore di David Alaba su Denzel Dumfries. Dopo essere andato a vedere le immagini al VAR, l’arbitro decreta il calcio di rigore per gli Oranje, che passano a condurre con la solida trasformazione di Memphis Depay. Nonostante una miglior proposizione offensiva, gli uomini di Frank de Boer devono attendere la ripresa per fare il break. Al 67′ il calciatore che si è procurato il penalty non incontra alcuna difficoltà nel raddoppiare su assist invitante di Donyell Malen. I tre punti consentono agli arancioni di ottenere il pass per gli ottavi di finale, mentre gli austriaci dovranno guadagnarsi il biglietto attraverso lo scontro diretto con l’Ucraina.

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