Euro 2020, la Cechia tarpa le ali a una deludente Olanda, il Belgio soffre le pene dell’inferno con il Portogallo, ma avanza

scritto da Claudio Paronitti

La seconda giornata di UEFA Euro 2020 dedicata agli ottavi di finale si è aperta con la sorpresa della Repubblica Ceca, che ha eliminato la favorita Olanda, e si è chiusa con la vittoria di stretta misura e assai sofferta del Belgio su un più meritevole Portogallo

Alla Puskás Aréna di Budapest, davanti a 52’834 spettatori, gli Oranje sono risultati deludenti su tutto l’arco del confronto. Merito assolulto dei boemi, capaci di tarpare le ali agli avversari, non lasciando nemmeno una conclusione nello specchio della porta (!). Per contro, gli uomini guidati da Jaroslav Šilhavý ne hanno scagliati cinque, di cui due finiti in fondo al sacco. Chiudendo tutti gli spazi possibili, i cechi aumentano la fiducia nei propri mezzi con il passare dei minuti. Tuttavia, l’occasione migliore per aprire le marcature capita a Donyell Malen in avvio di ripresa, con Tomáš Vaclík provvidenziale nel salvare il risultato. Il cartellino rosso comminato a Matthijs De Ligt al 55′ per fallo di mano acuisce poi ancor di più i problemi della squadra di Frank de Boer. La situazione dei Tulipani precipita al 68′, quando Tomáš Kalas si fa spazio in area di rigore a seguito di un calcio di punizione e appoggia di testa per Tomáš Holeš, il quale dà il vantaggio ai suoi. A una decina di giri d’orologio dal termine, Patrik Schick, al quarto centro personale del torneo, definisce il passaggio del turno, spedendo la sfera nell’angolino. Per la Repubblica Ceca si staglia ora il re-match con la Danimarca di UEFA Euro 2004. Il duello andrà in onda a Baku sabato 3 luglio.

All’Estadio La Cartuja di Siviglia, una frazione iniziale parecchio bloccata, in cui le reali occasioni si possono contare sulle dita di una mano, viene risolta con una perla dal vertice dell’area di Thorgan Hazard, che piega le mani a Rui Patricio dando il vantaggio ai Diavoli Rossi al 42′. I belgi, che permettono ai lusitani solamente un paio di chance con Diogo Jota (6′) e Cristiano Ronaldo (25′), vivono un brivido a cavallo del quarantacinquesimo, quando Kevin De Bruyne urla di dolore facendo temere il peggio. Il trequartista del Manchester City rassicura poi tutti, rialzandosi e portando a termine il primo tempo. Tuttavia, non può rientrare in campo e viene sostituito da Dries Mertens. Nella ripresa, i portoghesi dominano in lungo e in largo la contesa, creandosi una prima opportunità con Diogo Jota al 58′ e altre ancora, tra l’82’ e l’83’, con Rúben Dias e Raphaël Guerreiro, con quest’ultimo che colpisce il montante pieno alla sinistra di Thibaut Courtois. Un Belgio in totale affanno fatica assai a replicare e, soprattutto, rifiatare. Il Portogallo meriterebbe il punto del pareggio, che alla fine però non arriva. Soffrendo le pene dell’inferno, Romelu Lukaku e compagni possono infine esultare e regalarsi un gustoso quarto di finale con l’Italia.

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