RSL, Sion, Marco Degennaro: «Sono deluso, a nome mio e del club. La decisione è chiara, ma non significa che sia giusta»

scritto da Claudio Paronitti

All’assemblea generale straordinaria della Swiss Football League di ieri a Berna, il Sion ha inviato in qualità di suo rappresentante il direttore generale Marco Degennaro, il quale si è intrattenuto con i media presenti, a cui ha confermato la linea del club

La franchezza con cui si esprime il dirigente ticinese è uno degli atout apprezzato dai colleghi e anche dai semplici amatori del gioco del calcio: «Sono deluso, a nome mio e a quello della società. Abbiamo avuto l’impressione che il messaggio non sia passato. Esso era ben comprensibile in francese e in italiano, ma può essere che non sia stato così in tutte le lingue nazionali, non so… Crediamo che ci fossero questioni di sicurezza sanitaria, di rispetto dei contratti, di correttezza nello sport… Ebbene, sono stati scansionati, ma senza alcuna discussione».

«Ho immaginato, senza dubbio ingenuo, un’assemblea generale come luogo di scambio di idee e di discussione. Un club offre, l’altro risponde, un altro replica… È un mondo che semplicemente non esiste. Oggi siamo delusi, ma non sorpresi. Tutto era pianificato in anticipo. La decisione presa dall’assemblea è chiara. Ma ciò non significa che sia giusta».

«È corretto affermare che la situazione è stata compresa in modo diverso a seconda della parte del Paese in cui ci troviamo. In Ticino, in Vallese e nel Canton Vaud la situazione sanitaria era più complicata rispetto alla Svizzera tedesca. Ciò potrebbe aver influenzato la percezione generale. Eravamo convinti che la proposta del Losanna di aumentare a dodici le squadre di Super League fosse giusta. Avrebbe rimosso la pressione su molti club. Parliamo molto di solidarietà e unità… Invece, constato che abbiamo fatto il contrario».

(nella foto: Marco Degennaro – © FC Sion)

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