Islanda, l’esordiente che vuole stupire ancora

scritto da Claudio Paronitti

Due anni dopo aver stupito il Vecchio Continente con un Europeo da favola, l’Islanda è pronta questa volta a farlo con il Mondo intero

Ammessa direttamente per la prima volta in assoluto alla fase finale di un Campionato del Mondo, la nazionale biancoblù ha sbaragliato la concorrenza nel girone di qualificazione, riuscendo a superare selezioni come la Turchia e l’Ucraina e costringendo la Croazia – che ritroverà nel terzo incontro in Russia – a passare dal playoff continentale.

Heimir Hallgrímsson ha a sua disposizione una rosa proveniente da tutta Europa. Da Birkir Bjarnason (ex-Basilea, ora all’Aston Villa), passando da Ari Freyr Skulason (Lokeren) per arrivare fino alla stella indiscussa della nazione, ossia Gylfi Sigurdsson, centrocampista dell’Everton che non gioca però un incontro ufficiale dal mese di marzo. Portarlo in Russia è sì una scommessa, ma rinunciare alla sua fantasia vorrebbe dire togliere qualità alla “Strákarnir Okkar”.

Il debutto assoluto nella competizione planetaria fa seguito a quello avvenuto due anni fa all’Europeo francese. In territorio transalpino, la sorpresa è risultata all’unanimità proprio quella islandese, con un pubblico al seguito che definire caldo è riduttivo. La passione per il pallone della piccola nazione isolana è tale da fermare ogni tipo di lavoro quando in campo c’è la selezione di Hallgrímsson.

Sarà così anche il 16, 22 e 26 giugno, giorni in cui si giocheranno gli incontri contro Argentina, Nigeria e Croazia.

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