CHIARO-SCURO ROSSOBLU

scritto da Davide Perego

di Ruggero Glaus
Un ottimista e un pessimista, s’incrociano al bar e sono entrambi in vena di confidenze. Si prendono un caffè e iniziano a discutere. L’ottimista dice: “hai visto il Chiasso a Wil”? “No risponde il pessimista. Ho letto e ho sentito e da quanto ho intuito i nostri hanno offerto una scialba esibizione. Teniamoci stretto il punto, per il resto, meglio soprassedere”. “Un punto in trasferta è sempre positivo” -ribatte l’ottimista- “e poi il Le Mont ha perso per cui, va bene anche così”. “Se lo dici tu…..”, replica il pessimista. “Io dico che invece non va bene per niente. Già il fatto di esser qui a speculare sul Le Mont è tutto dire! Se poi pensiamo ai due prossimi impegni, mi vengono i brividi. Lugano e Wohlen. Due squadre per noi, in queste condizioni, assolutamente fuori portata. Fra una quindici di giorni, saremo ultimi, poi torneremo a discutere”. L’ottimista si caccia in gola il resto del caffè e quindi replica. “Intanto, il Lugano al Riva IV non ha ancora vinto e se si fa bene con i cugini, si potrebbe affrontare la trasferta in Argovia con rinnovata fiducia”. “Mi sembri il Papa”, precisa il pessimista.
“Non so dove trovi tutta questa fiducia. Dimmi un po’, tu dici che faremo bene con i cugini e con il Wohlen. Domanda secca: e chi segna? Ti faccio notare che a Wil c’erano in campo praticamente 4 attaccanti. Nessun gol e le cronache dicono che nel secondo tempo non abbiamo fatto neppure un tiro in porta. Ti dico anche, che con una media di meno di un gol a partita, nel migliore dei casi, vivi di pareggi e alla fine, basta e avanza per una retrocessione”. “Per fortuna non la pensano tutti come te”, aggiunge l’ottimista. “La squadra sulla carta ha un certo potenziale e ultimamente è anche un po’ sfortunata. Io sostengo che risolveremo tutti i problemi e ci salveremo in anticipo”. “Io per contro”, precisa secco il pessimista, “ti anticipo che vedo nero. Se dobbiamo ancora risolvere dei problemi alla 23ma di campionato, saremo magari si competitivi, ma a fine stagione. Io ho la mia idea ce l’ho, ma me la tengo per me”. “Ecco fai bene”, precisa l’ottimista. “Tienitela per te. Io ho ancora piena fiducia in questa squadra. In fondo, nella peggiore delle ipotesi, dovremo vedercela solo con il Le Mont e sono ancora loro che devono rincorrerci. Facciamo fatica a far punti noi, figurati loro. Certo, poteva e doveva andare diversamente, ma visto che la situazione è questa, ci vuole ottimismo”. Il pessimista scrolla il capo e offre il caffè al suo interlocutore. “Offro io, tranquillo. Per te questo è positivo. Hai bevuto un caffè gratis, non è gran che, ma è già qualcosa. Per me invece è tutto negativo. Ci ho giuntato 2 franchi e 20 centesimi. Mi hai fatto perdere del tempo e peggio ancora non mi hai convinto per niente. Ci vediamo lunedi prossimo al Riva IV. Sto già soffrendo”. “Grazie per il caffé” dice l’ottimista. “Su con il morale. Allo Stadio il caffè te lo offrirò io e vedrai che andrà tutto bene”. Di botto si sente un vocione dietro il bancone. “Si ma……e chi segna?” Il pessimista alza il pollice in segno di approvazione. L’ottimista si lascia andare con allegria. “Con tutti gli attaccanti di cui disponiamo, c’è solo l’imbarazzo della scelta. I due si salutano e poco dopo il gerente chiude il ritrovo ed espone un cartello. “Torno subito, o forse non torno più”. (www.ilmiochiasso.com)

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