Champions: Real, un secondo tempo mostruoso vale la “duodecima”, a mani vuote Lichtsteiner

scritto da Pier Luigi Giganti

Il Real Madrid è nella storia. La “duodecima”, dodicesima Coppa dei Campioni (record assoluto), finisce infatti nella bacheca dei madridisti.

E meritatamente. Perché dopo un primo tempo molto equilibrato in cui addirittura la Juventus si era fatta preferire, gli uomini di Zidane giocano una ripresa stellare nella quale affondano sotto tutti i punti di vista i bianconeri. Nella Juventus solo panchina per il capitano della Nati Stephan Lichtsteiner: non c’è stato certo stato bisogno di un cambio difensivo come lo svizzero per Massimiliano Allegri.

Cristiano Ronaldo finisce ancora una volta sugli scudi segnando nella sua terza finale di Champions (e addirittura con una doppietta): un altro dei record che impreziosiscono una carriera che gli regalerà presumibilmente al termine dell’anno un meritato Pallone d’Oro.

Ma nel successo dei blancos non c’è solo lui: Isco ha fatto malissimo tra le linee degli italiani e soprattutto nella ripresa la coppia formata da Modric e Kroos ha preso in mano il centrocampo con penetrazioni ficcanti e intelligenti.

Dopo un primo tempo in cui il rasoterra di CR7 era stato pareggiato dal punto splendido di Mandzukic la Juventus può recriminare per la rete di Casemiro (61’) il cui tiro da trenta metri ha sorpreso Buffon a seguito di una perfida deviazione di Khedira. A seguito della rete del paulista c’è stata però una sola squadra in campo. I bianconeri sono crollati e il Real è andato a nozze affondando il coltello nella piaga bianconera grazie ancora a Ronaldo e al poker finale servito da Asensio.

Finisce con la solita festa del Real, alla terza coppa negli ultimi quattro anni e con una Juve che (alla settima sconfitta su nove finali) va a prendersi l’applauso dei propri tifosi in una stagione che è stata comunque largamente positiva.

Leggi anche questi...