1LP – AC Bellinzona: A tu per tu con il portierone granata Ulisse Pelloni

scritto da Giacomo Napoli

Con il punto conquistato a Berna (1-1) – contro i padroni di casa del Breitenrain FC – il Bellinzona ritorna a rivedere la luce, oscurata in questa settimana di fuoco dalla doppia sconfitta del weekend scorso.

Un pareggio che va ad aggiungersi a quello rimediato contro il Cham SC e che riproietta la società granata nella parte sinistra della classifica, il che significa essere nella zona alta della stessa, cosa non da poco per una neopromossa. Una esordiente con ambizioni ben precise: conquistare nel breve periodo l’accesso al calcio che conta.

Lo sa bene chi, con questa maglia, lo scorso anno ha scritto la storia del club grazie ad una cavalcata trionfale che ha riportato l’ACB dove merita. E’ questo il caso dell’estremo difensore classe 94 Ulisse Pelloni, il quale in esclusiva per Chalcio.com ha così commentato: “Dopo la grande cavalcata dello scorso anno, l’obiettivo di questa stagione è innanzitutto quello di calarci e dare il cento per cento in questa categoria, nuova per la maggior parte dei giocatori. Capire con quali squadre possiamo competere in modo tale da “prendere le misure” di questa realtà e poter tornare nel calcio che conta nel giro di 2-3 anni”. Il presente?: “Cercheremo di vincerle tutte, anche se sarà dura. Non puntiamo al ritorno immediato in Challenge League già in questa stagione. La nostra deve essere una scalata graduale”.

Obiettivi illustri tanto quanto il passato di questo atleta, che alle spalle conta innumerevoli presenze nella serie cadetta del campionato di calcio svizzero. Prima di sposare la causa granata, Pelloni si destreggiò con le casacche di Chiasso e, soprattutto, Aarau:Il passato ormai è alle spalle, oggi penso solo al Bellinzona. Da un punto di vista personale – continua – sono soddisfatto di essere tornato a dare il mio contributo in campo dopo lo stop per infortunio. Ancor di più se in maglia granata. Essere qui è un motivo d’orgoglio, mi trovo bene con compagni, staff, società e poi i tifosi sono numerosi e calorosi. Vero valore aggiuntivo, una motivazione in più per noi”. Parole al miele per una delle piazze storiche del Ticino:Bellinzona è probabilmente la piazza ticinese dove il calcio viene sentito maggiormente e questo fa molto piacere a chi, come me, indossa questa maglia”. Se considero la scelta di giocare in una categoria inferiore un passo indietro nella mia carriera?:Assolutamente no. Anzi, lo ritengo un nuovo inizio. Fa parte di un progetto personale il voler tornare nel calcio che conta con questi colori e farò il possibile affinchè avvenga”.

Non solo passato o futuro. Il numero uno granata ha analizzato anche il presente e l’andamento della squadra dopo sei giornate disputate, focalizzando l’attenzione sull’ultima uscita stagionale che ha visto i suoi pareggiare sul campo ostico del Breitenrain FC:E’ stata una partita difficile, giocata su un campo sintetico e contro una buona squadra. Nel primo tempo abbiamo sbagliato l’approccio alla partita – commenta – concedendo loro troppo spazio. Durante l’intervallo ci siamo guardati negli occhi, facendo mea culpa motivandoci l’un l’altro. Siamo scesi in campo con più convinzione, calciando maggiormente in porta e al 80’ abbiamo trovato il pareggio che ci ha restituito più serenità, carica e ci ha permesso di concludere la gara in attacco. Un punto – conclude – che non può che far bene al morale della squadra”.

Una prestazione, quella di Berna, che fa ben sperare per il proseguo della stagione, cominciando dal prossimo impegno in casa contro il FC Bavois: “Quella di domenica diventa fondamentale per il nostro cammino perché funge da spartiacque tra la parte alta e bassa della classifica. Vincendo potremmo tornare in alta classifica, perdendo invece dovremmo fare attenzione a chi sta dietro. Sono convinto però – conclude – che le motivazioni non mancheranno e con la giusta motivazione, grinta, riusciremo a portar a casa la partita”.

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