SL: sempre più complesso l’inizio di stagione di Sandro Lombardi

scritto da Davide Perego

Non voglio cavalcare nessun’onda. Il mio giudizio sull’esperienza di Sandro Lombardi con la maglia del FC Lugano l’ho già scritto diverse volte. E l’opinione dei colleghi di CHalcio mi è sembrata sempre in linea con il mio giudizio. Oggi si può proprio scrivere che nel rapporto qualità/prezzo l’operazione Lombardi non ha prodotto sul campo gli effetti sperati. Sbagliare si può. Perseverare diventa un po’ folle. Un po’, non mi è mai piaciuta questa disparità di trattamento tra l’ex fantasista del Wil e i bianconeri Matteo Tosetti e Salvatore Guarino, ragazzi “fatti” in casa e ai quali non sono state concesse pari opportunità: molte meno a Matteo, nessuna a Salvatore. Eppure, nonostante l’evidente difficoltà di Lombardi di poter giocare in Super League, anche Mister Zeman è sembrato fin troppo clemente nel concedere spazio e fiducia al ragazzo.
Sul conto del quale, in questi primi due mesi abbondanti di grande calcio si può scrivere davvero poco o nulla di positivo. Ad aggiungersi alla già complicata situazione del giocatore è arrivata durante la partita con il Bellinzona la diatriba con il Presidente Renzetti, puntualmente utilizzata dai media per fare da copertina ad un pomeriggio che per il Lugano ha rischiato di trasformarsi in un inferno. Le conseguenze – come dichiarato dal presidentissimo bianconero – avranno un prezzo adeguato alle proporzioni dell’accaduto. A volte reggere la pressione nei momenti difficili non è qualità in possesso di tutti. Anche se si tratta di professionisti che per raggiungere una posizione privilegiata nel loro lavoro avranno sicuramente mostrato di possederla. (dp)

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