RSL, le pagelle di Lugano-Neuchâtel Xamax: Baumann stavolta è attento, Kécskés e Vécsei un po’ meno

scritto da Claudio Paronitti

In una partita difficile da decifrare a causa della quasi totale impassibilità mostrata dagli ospiti, i bianconeri non offrono uno spettacolo da rimembrare a lungo

Noam Baumann – 4 – è decisamente più attento e in palla rispetto a domenica. Compie almeno un paio di interventi determinanti per la conquista del punticino;

Ákos Kecskés – 3,5 – con il pallone tra i piedi, raramente imposta l’azione, preferendo sempre il più ovvio (e meno pericoloso) passaggio al centro ai compagni di reparto;

Mijat Marić – 4,5 – nonostante non venga praticamente mai messo in ambasce dagli attaccanti rossoneri, guida la difesa con l’immensa esperienza accumulata negli anni passati;

Fulvio Sulmoni – 4,5 – torna titolare dopo un po’ di tempo e dimostra tutto il suo valore, difendendo con ordine e tentando qualche sortita offensiva che avrebbe meritato miglior conclusione;

Numa Lavanchy – 3,5 – tanta corsa, d’accordo. Ma anche qualche pasticcio di troppo, che rendono la sua partita leggermente insufficiente;

Jonathan Sabbatini – 4,5 – il capitano c’è e si vede. Quando deve indicare la via da seguire, non resta che accordarsi al numero 14 con la fascia al braccio;

Bálint Vécsei – 3,5 – l’ungherese continua a essere un oggetto misterioso. Mai un cambio di marcia degno di nota, un fisico imponente che viene utilizzato con il contagocce. Prestazione anonima;

(76′ Miroslav Čovilo – s.v. – entra per provare a sfruttare i calci piazzati. Avrebbe bisogno di un po’ più di tempo per entrare in partita. Quindici minuti non sono sufficienti);

Domen Črnigoj – – nel primo tempo, sotto la tribuna principale, è l’esterno più servito. Nella ripresa, con la Monte Brè alle spalle, viene spesso dimenticato dai compagni di squadra;

Mattia Bottani – – prova in diversi modi a scardinare il muro avversario, ma, una volta superato un contraente, si perde in un bicchier d’acqua. Fortunatamente per lui, l’intervento-killer di Kamber nei minuti finali non lo colpisce;

Armando Sadiku – 3,5 – vuole fare e strafare, tentando la sorte da tutte le posizioni. L’albanese è fatto così, ci prova sempre e da qualsiasi angolo. Segna pure, ma gli viene fischiato un fallo e la rete viene, di conseguenza, annullata;

(69′ Marc Janko – s.v. – dispiace vedere un attaccante di questo valore entrare a venti minuti dal termine e non ricevere un solo pallone giocabile);

Alexander Gerndt – – la solita generosità non basta a produrre gol. Scialacqua come peggio non potrebbe l’unico vero contropiede che lascia lo Xamax nel corso della ripresa;

Fabio Celestini – – punto guadagnato o due punti persi? È questo il dilemma di una partita in cui i suoi ragazzi non riescono a fare la differenza al cospetto di un avversario ordinato e chiuso a riccio nei propri trenta metri.

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