Da poco più di una settimana sotto l’egida di Davide Morandi, domani alle 14.00 i granata affronteranno il Münsingen per cercare di rilanciare la propria classifica e allontanarsi dalla zona retrocessione
Non è più concesso sgarrare, non stavolta. La striscia positiva del Bellinzona perdura ormai da qualche settimana, ma, ora, è necessario ritornare alla vittoria, conquistare finalmente la posta piena. I sopracenerini cercheranno di soddisfare la propria sete di riscatto – già dimostrata in occasione dell’ultima uscita di campionato, riuscendo ad acciuffare un punticino nei minuti finali di una partita emozionante, intensa. «Un pareggio sì ottenuto nei minuti di recupero, ma il match è stato riportato in situazione di parità anche in precedenza – commenta Davide Morandi. – È normale, fa parte del gioco. Però è importante evidenziare la reazione tempestiva e, soprattutto, positiva; se non fosse stato così, ora analizzeremmo una sconfitta piuttosto netta». Sì, perché lo Zurigo non poteva schierare una rosa più forte, compatta. «Non posso che complimentarmi con i ragazzi per essere riusciti a spremere a fondo le proprie energie».
Due punti, in altrettanti incontri. Un raccolto decisamente importante, per una compagine ritrovatasi intruppata nei bassifondi della classifica (ma partita con tutt’altre aspettative). «Non sono a conoscenza delle ambizioni di inizio stagione della squadra, però posso affermare che c’è parecchio terreno fertile sui cui lavorare: i ragazzi hanno un proprio percorso di vita perciò, prima di far risaltare le loro qualità calcistiche, è fondamentale rispettarli quali persone, uomini». E le prime impressioni sono positive, tant’è che i sopracenerini hanno ritrovato una certa serenità, gioia nel giocare. «Il calcio, fortunatamente, è ‘solamene’ un gioco… Senza la componente del piacere non è possibile raggiungere grandi risultati». Nella sfida contro i tigurini, però, la truppa di Morandi ha anche dimostrato prova di grande temerarietà. «Nessun timore, bensì coraggio!». E, allora, i granata affileranno le unghie e cercheranno di rilanciare ulteriormente la propria classifica.
I precedenti raccontano di un Bellinzona vincente sempre, o quasi. La concorrenza, però, è parecchio agguerrita. Ancora a secco di vittorie, il Münsingen occupa attualmente l’ultima posizione in classifica. Ruolo, quello di fanalino di coda, già conosciuto nella passata stagione – poi ‘fortunatamente’ interrotta. Ma, complice le numerose defezioni, fatica, e parecchio, a uscire da questa spirale negativa. La squadra allenata da Kurt Feuz non si snatura mai, nemmeno fra le mura domestiche: si chiude a difesa del proprio fortino per poi cercare di ripartire velocemente in contropiede. Un sistema di gioco fastidioso, rognoso, eppure non in grado di impensierire la formazione dirimpettaia. A dimostrazione, l’ultimo precedente; nonostante la superiorità numerica, i sopracenerini necessitarono di novanta minuti per riuscire a conquistare la vittoria. E, perciò, gli uomini di Morandi non dovranno commettere l’errore di sottovalutare la compagine del Canton Berna.