Promotion League, assimilate due lunghe ma importanti trasferte, il Bellinzona ritrova il Comunale e i propri tifosi

scritto da Giorgia Mossi

Forti dei due punticini conquistati in quel di Nyon e Basilea, domani alle 14.30 i granata di Davide Morandi ospiteranno la under21 zurighese per cercare di operare il sorpasso e smuovere ulteriormente la classifica

Dopo circa 1’600 chilometri e una ventina di ore di viaggio, il Bellinzona ritrova le mura domestiche, il Comunale, per cercare di rilanciare un inizio di stagione piuttosto difficoltoso. A fronte di sette partite, i sopracenerini occupano la tredicesima posizione in classifica in virtù di un’unica vittoria, tre pareggi e altrettante sconfitte. Nella prima di Davide Morandi sulla panchina granata, i capitolini sono riusciti a fermare in situazione di parità il Black Stars e continuare così la striscia di risultati utili consecutivi. «A livello prettamente organizzativo non è stato stravolto nulla, si è cercato di continuare sulla linea già adottata in precedenza – dichiara il 55enne. – Nel momento in cui è necessario effettuare dei cambiamenti come questo, è importante innanzitutto rispettare il proprio predecessore. E, poi, i giocatori cosicché possano sentirsi sereni e tranquilli, consapevoli di poter anche incorrere in qualche errore».

I sopracenerini sono entrati in una spirale negativa difficile da risalire, e smaltire – soprattutto per la piazza granata. «La linea che divide la vittoria dalla sconfitta è così piccola, che ogni benché minimo errore può compromettere la stagione; non è sufficiente chiamarsi Bellinzona… La società è la storia del calcio ticinese e svizzero, quindi anche i giudizi devono essere fatti con maggiore ponderazione, obiettività, equilibrio: non idolatrare, ma nemmeno mettere sulla graticola». Nella prima partita, Morandi ha rischierato anche Facchinetti e Magnetti – rimasti fuori rosa dopo le ormai note vicissitudini. «L’operato della società e dei giocatori sono dinamiche interne che non mi permetto di giudicare, però conosco le qualità umane e calcistiche di entrambe. E, perciò, chiederò loro di metterle a disposizione della squadra». Dopo solamente tre sessioni di allenamento, è affrettato parlare di ‘impronta’. Il lavoro del 55enne inizierà infatti fra poche ore, contro lo Zurigo. Una sfida, quella contro la under21, piuttosto importante in ottica classifica.

Nella prima di Morandi in quel del Comunale la rosa sarà confrontata con qualche importante defezione in fase di copertura. Sì, perché Manuel Soto e Bruno Martignoni sono alle prese con dei traumi. «A Bellinzona, però, si dispone di sufficienti giocatori di qualità per poter sostituire qualsiasi pedina». E, perciò, la retroguardia sopracenerina riuscirà comunque a mettere la museruola a Shpetim Sulejmani, in termini di reti secondo solamente a Cortelezzi. «Lo Zurigo è una squadra composta da parecchi elementi interessanti – conclude Morandi. – Ad esempio, Silvan Wallner è stato schierato titolare nella sfida contro il Lugano, e non ha certamente sfigurato». La compagine allenata da Artur Petrosyan occupa l’undicesima posizione in classifica, solamente a due lunghezze dai capitolini (ma con una tornata in più). I precedenti raccontano di un Bellinzona vincente sempre, o quasi: in quattro scontri diretti, i tigurini si sono imposti solamente in un’unica occasione. «I giocatori hanno effettuato una determinata formazione, perciò il ritmo dovrà essere molto elevato per poter conquistare la vittoria».

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