Lugano, Tami: “È la società del mio cuore, non potevo dire di no”

scritto da Claudio Paronitti

Mercoledì mattina di presentazione in quel di Cornaredo. Puntuale come un orologio svizzero, alle 9 esatte, nella Sala Est sotto la Tribuna Monte Bebè, arriva Il nuovo tecnico bianconero, Pierluigi Tami, assieme al suo uomo di fiducia Nicolas Dyon e al Presidente Angelo Renzetti, nonché al direttore generale Michele Campana e al responsabile dell’area tecnica Giovanni Manna

Inizio dedicato a una breve introduzione personale da parte di Tami. Per il mister “Lugano è la società del mio cuore. Mi ha lanciato come allenatore, dunque ci torno molto volentieri. Sono molto motivato perché arrivo in un ambiente caldo e passionale. Negli anni trascorsi oltre Gottardo ho notato con quale passione si vive qui. Ci aspettano quattro settimane di preparazione, il lavoro sarà parecchio, soprattutto atletico. L’ideale satebbe disputare almeno 5 amichevoli per farci trovar pronti. La ciliegina sulla torta, che non è un peso, ma una Gioia, è rappresentato poi dall’Europa League. Il campionato è comunque la nostra priorità. Vogliamo però vivere le nostre emozioni anche in Europa”.

“Nicolas Dyon (il preparatore atletico, ndr) è stato con me al Grasshopper. Ha una grande esperienza in Ligue 1 – con Saint-Etienne, Nizza e Rennes. Ha già vissuto l’EL, perciò sa cosa vuol dire un carico di lavoro importante. Sappiamo quanto sia fondamentale avere tutti i giocatori a disposizione. Quindi lui mi sarà di grande aiuto per far passare le mie metodologie”.

Nello staff luganese entrerà, in qualità di match-analyst, una vecchia conoscenza della piazza: Mattia Croci-Torti. Inoltre oggi verrà annunciato l’ingaggio dell’ex-Inter Walter Samuel quale assistente di Tami.

Angelo Renzetti afferma che la scelta di Tami “è stata consapevole. Oltre a lui non ho chiamato nessuno. È tornato con un importante bagaglio d’esperienza. È giusto che nella sua avventura ci siano persone di sua fiducia. Giovedì sera c’è stato il Consiglio d’amministrazione del club, durante il quale abbiamo notato che ci servono dei giocatori in attacco in grado di fare la differenza. Mariani? È nostro e anche se mi offrono 2 milioni non accetto. Non voglio privarmi di lui. Il budget? Avremo 2,9 milioni in più dalla UEFA. La squadra? In difesa ne abbiami 2 per ogni ruolo, il centrocampo è stato rinfoltito, mentre là davanti, come detto, mancano ancora un paio di giocatori. Un buon inizio dunque rappresenterà già la metà dell’opera”.

Perché il mister ha optato per un solo anno di contratto? “L’aspetto economico non conta – dice -. Voglio cominciare a lavorare e a portare soddisfazioni al Presidente. Sappiamo cosa fare, ossia un buon calcio che appassioni i tifosi. Il Lugano non smobilita, anzi rilancia”.

Sulla questione-Alioski, Renzetti conferma, come anticipato ieri dal “Corriere del Ticino”, che il Leeds è una strada percorribile. Ma non è l’unica. Infatti, sulle tracce del macedone c’è pure l’Atalanta.

Secondo Tami “ogni nuova sfida è allettante. Qualsiasi allenatore sa che, per raggiungere determinati obiettivi, ha bisogno di una squadra forte e di un po’ di fortuna. Le punte sono un tassello fondamentale. Obiettivo 5° posto in su? È ambizioso ma è giusto esserlo. Il nostro campionato è estremamente complicato. A parte Basilea e YB le altre non possono dormire sonni tranquilli”.

Su Mattia Bottani l’interesse è alto. Tami lo prenderebbe “molto volentieri. Ha vissuto a Wil una stagione difficile e vuole rilanciarsi. Culina? Non è solo recupero fisico, il gap è anche una questione mentale. Mi auguro di ritrovarlo ai livelli del pre-infortunio”.

A un ritorno del figlio della città, il Pres ci crede “eccome se ci credo. Lui è determinato a tornare. Noi lo accoglieremo a braccia aperte. Ci vorrà un po’ di tempo, ma alla fine credo che si farà”.

Parola poi a Nicola Dyon (che per ora parla solo francese): “Sono molto contento di essere qui. Io sono di Nizza, quindi la mia mentalità è più vicina a quella italiana. La chance dei gironi di EL è incredibile e allo stesso tempo fantastica. Bisognerà lavorare duro però per farsi trovare pronti anche in campionato”.

Su Walter Samuel interviene Giovanni Manna, il quale si è occupato personalmente della trattativa: “È stata una richiesta del mister. Quando ce ne ha parlato abbiamo subito condiviso questa sua idea. Potrà darci un impatto mediatico importante, sia in Svizzera Tedesca (avendo chiuso la carriera a Basilea) che in Italia. A livello caratteriale siamo convinti che completi al meglio lo staff”.

Chiusura ancora con Tami: “Quando sono arrivato ero pronto a lavorare con Conte, poi lui ha deciso di partire per Sion e ho dovuto virare su altre scelte. Samuel? È molto motivato. È la stessa persona che era da giocatore. Poi ha già vinto il Triplete, quindi ci può insegnare come fare… (risata di gruppo, ndr)”.

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