Lugano, onorato fino in fondo l’impegno contro i campioni

scritto da Claudio Paronitti

La sconfitta per 3-1 contro i campioni dello Young Boys è negativo dal punto di vista del risultato, ma non da quello dell’atteggiamento dei bianconeri, propositivi come al solito e intenti a proporre sempre e comunque il loro gioco

Il Lugano è tornato a casa con la terza battuta d’arresto nelle ultime sei partite. A ciò si sono però alternate altrettante vittorie. Così che, su diciotto punti disponibili i ragazzi guidati da qualche settimana da mister Guillermo Abascal ne hanno conquistati nove, a cui si aggiunge il pareggio di inizio avventura del sivigliano contro il Thun. Un bottino più che soddisfacente per una squadra che – al netto delle sei sconfitte consecutive accumulate prima dell’allontanamento di Pier Tami – era a un piccolo passo dal piombare nel burrone a cui si era avvicinata troppo.

Il match di ieri dello “Stade de Suisse” ha mostrato un undici intraprendente che, nonostante si sia trovato di fronte uno Young Boys determinato a far gioire una volta di più il proprio pubblico, ha proposto come suo solito qualche giocata interessante e di qualità. Come lo è stata quella che ha portato al vantaggio di Jetmir Krasniqi. L’ex Chiasso – proposto titolare da Abascal nel ruolo di centrocampista – ha eseguito un tuffo perfetto che gli ha permesso di insaccare il suo primo gol stagionale. L’assist al bacio è stato firmato da Dragan Mihajlovic, decisamente meglio in fase avanzata rispetto a quando ha dovuto ripiegare in difesa.

La festa giallonera non poteva essere “rovinata” e così non è stato. Anche se gli uomini di Adi Hütter si sono dimostrati migliori, hanno dovuto sudare fino agli ultimi istanti per avere la meglio su un Lugano che ha onorato in maniera impeccabile l’impegno. Un aspetto da non sottovalutare, in particolar modo dopo la salvezza conquistata appena tre giorni prima conto il retrocesso Losanna.

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