Lugano-Losanna, le pagelle dei bianconeri

scritto da Claudio Paronitti

Nel 2-1 con il quale i bianconeri hanno superato i vodesi si mettono particolarmente in luce Russo – autore di due parate importanti -, il solito Sadiku e il redivivo Alioski, così come il motorino Mihajlovic e la certezza assoluta Golemic. Un po’ in ombra Piccinocchi e Mariani

Francesco Russo 5 – la respinta di piede che effettua su Pak è da incorniciare. Contrariamente alle ultime due sfide contro Vaduz e San Gallo viene sollecitato più spesso. Lui, l’esperto estremo difensore italiano, risponde sempre presente. Nulla può sul pareggio di Campo;

Bruno Martignoni 4 – in netta difficoltà nel primo tempo (vedi strada libera lasciata a Kololli in occasione del pareggio vodese), in chiara ripresa nei secondi quarantacinque minuti. Inizia un po’ troppo titubante, ma alla fine non dispiace alla sua prima da titolare;

Fulvio Sulmoni 4,5 – l’unico suo errore della partita in fase di impostazione potrebbe costare carissimo in quanto Pak riesce a prendergli palla e incunearsi nelle maglie larghe della difesa. Fortunatamente, il nordcoreano non ne approfitta e lui la scampa bella;

Vladimir Golemic 5 – la solita prestazione di qualità per il gigante serbo che non disdegna nemmeno qualche puntata oltre la metà campo. Sicuro come non mai, è un peccato che al termine della corrente stagione si accasi in altri lidi;

Dragan Mihajlovic 5 – la solidità e l’affidabilità sono diventate oramai il suo marchio di fabbrica. Destra, sinistra, difesa, centrocampo, attacco: poco importa dove lo si mette, lui si fa sempre trovare pronto al sacrificio, in qualsiasi momento;

Jonathan Sabbatini 4,5 – per un intervento sul pallone viene ammonito (l’unico giallo dell’incontro). I biancoblu commettono falli a ripetizione sul capitano e non vengono sanzionati. L’uniformità di giudizio è una costante della stagione bianconera. A Thun sarà diffidato e rischia di saltare lo Young Boys;

Mario Piccinocchi 4 – è in ritardo di condizione e lo si nota a occhio nudo. Di solito “Picci” esegue geometrie che pochi possiedono. Invece, così come contro il San Gallo, fatica molto a entrare nel vivo del gioco. La nota lieta è che, in fase difensiva, ha sventato un attacco avversario lanciando il pallone in fallo laterale;

(69′ Antoine Rey 4,5 – entra a dar man forte a un centrocampo che nel corso del secondo tempo ha sofferto poco o niente. Lotta, corre e dirige la squadra come un forsennato. È fondamentale per gli equilibri di tutto l’undici);

Domen Crnigoj 4,5 – lo sloveno è una sicurezza. Dà stabilità al suo reparto di competenza, recupera palloni in quantità industriale e dimostra, finalmente, di possedere una buona tecnica da mostrare al grande pubblico;

Ezgjan Alioski 5 – finalmente Gianni si è sbloccato. Sicuramente più mentalmente che fisicamente. Lui dice che la squadra viene prima di tutto. Ed è vero. Ma è anche vero che, da un anno e mezzo a questa parte, vive per il gol. E, dopo averlo cercato invano negli ultimi tempi, è giunto con una prodezza delle sue;

(88′ Carlinhos Junior s.v. – subentra ad Alioski, al quale Tramezzani lascia la giusta standing ovation di Cornaredo. Il brasiliano ha pochissimi minuti per entrare in partita, giusto il tempo di dare una mano in fase di copertura);

Armando Sadiku 5 – quarto gol nelle ultime quattro partite. Che dire di più? È un bomber di razza, l’albanese in prestito dallo Zurigo. Ciò che tocca lo trasforma subito in oro colato. Che Renzetti stia facendo un pensierino per riuscire a trattenerlo anche dopo il termine della stagione?;

Davide Mariani 4 – partita un po’ sottotono per il regista elvetico. Spesso è testardo e si incaponisce nel dribbling continuato, senza far affidamento sui compagni di squadra. Va anche al tiro, ma nono inquadra la porta perché sfinito dal doversi smarcare dagli avversari;

(86′ Ofir Mizrachi s.v. – l’oggetto misterioso è tornato tale. Dopo il passaggio decisivo a Vaduz per il prezioso pareggio di Sadiku solo pochi scampoli per l’israeliano. Difficile da valutare);

Allenatore: Paolo Tramezzani 5 – nelle ultime due settimane non ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita. Pre-tattica? O altro? Fatto sta che, affidandosi alla cabala, tutto è funzionato per il meglio. La strada intrapresa dai suoi ragazzi è quella giusta. Dieci punti in cinque partite nel girone di ritorno (2 punti a match) issano i bianconeri nella speciale graduatoria al terzo posto al pari dello Young Boys e dietro solamente a Basilea e Sion.

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