Lugano, l’analisi post-Xamax: continua il momento di “magra”, fallita la chance di aumentare il gap dai rossoneri

scritto da Claudio Paronitti

L’amaro in bocca per non essere riusciti ad aumentare il gap dagli avversari di turno è tanto. Il Lugano può recriminare per l’incapacità di mantenere un vantaggio fondamentale

Se, al fischio finale di Nikolaj Hänni, la vittoria fosse stata appannaggio dei padroni di casa si sarebbe potuto affermare che la conquista dei tre punti sarebbe stata fortunata. Sì, perché, malgrado una prestazione tutt’altro che esaltante, i bianconeri hanno avuto la capacità di infilare in due occasioni la porta neocastellana con il bomber del gruppo, il brasiliano Carlinhos Junior. Quest’ultimo, al pari del suo collega di reparto Mattia Bottani, è risultato essere il migliore dei suoi. Sgusciante e sempre propositivo, il carioca ha timbrato il cartellino, non potendo però esultare in maniera completa a causa di un po’ troppa imperizia da parte dei suoi compagni di squadra.

Gli uomini di Fabio Celestini – che nelle ultime quattro partite hanno conquistato solamente un punto, per di più in casa e contro la lanterna rossa della categoria – non si sono sottratti nemmeno ieri a una serie di errori elementari che a certi livelli non possono essere concessi a nessun avversario e in nessun frangente. Ma questo Lugano non è un gruppo immune all’errore. Altrimenti, parleremmo di squadra perfetta, che lotta per le posizioni nobili invece che per la salvezza. Una salvezza che dovrà venir conquistata con le unghie, serrando le fila nei vari reparti, i quali dovranno lavorare all’unisono sempre e ovunque.

Le ultime due sfide dell’anno contro Sion e Zurigo, con la paura di dover vincere assolutamente, potrebbero giocare un brutto scherzo. Ecco dunque che la preparazione settimanale risulterà ancor più importante sotto tutti i punti di vista. A partire da quello mentale, un aspetto che talvolta sembra debole.

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