Sion-Lugano, Celestini: “C’è amarezza, dobbiamo prenderci più responsabilità”

scritto da Claudio Paronitti

Fabio Celestini, tecnico del Lugano, analizza così la sfida di Sion, terminata in pareggio dopo la rete dei padroni di casa giunta all’ultimo respiro

“C’è grande amarezza, perché in questi due giorni abbiamo fatto un lavoro differente – dichiara il 43enne -. Siamo andati a operare sulle piccole cose che possono fare la differenza e a far capire alla squadra che nel calcio non c’è solo la tattica ma altri aspetti altrettanto importanti. I ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano e si è visto in campo, senza crearci più occasioni da gol o dominare l’avversario, ma solidi e solidali e alla fine il 2-1 al 90′ era per noi. Però abbiamo gestito male gli ultimi dieci minuti, abbiamo perso troppe palle, dovevamo segnare il 3-1, oppure procurarci un corner, un fallo e arrivare al termine con i tre punti”.

“Se rivedo i gol e le occasioni non sfruttate nel finale, quando il Sion era ormai alle corde, è anche un po’ colpa nostra. Non voglio comunque soffermarmi  su questo: i ragazzi desideravano cancellare la partita con il Thun e l’hanno fatto a livello di spinta, di lavoro, di compattezza. Poi ci sono le reti che subiamo: non possiamo sicuramente continuare così. Quello odierno è un buon inizio a livello di spirito ma dobbiamo metterci più responsabilità perché non possiamo subire gol simili e spesso nei finali di gara”.

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