SFL, il punto del n° 1 Heinrich Schifferle: «L’incertezza è grande, perché i maggiori problemi stanno sorgendo adesso»

scritto da Claudio Paronitti

La diffusione dell’infido Coronavirus sta compromettendo tutto ciò che si è costruito sinora con molta minuziosità. Il calcio a tutti i livelli non fa eccezione. A due mesi circa dall’inizio dell’emergenza il numero uno della Swiss Football League Heinrich Schifferle fa il punto della situazione

Ancora in attesa di sapere cosa deciderà il Consiglio Federale, che nel suo Info Point di giovedì non ha chiarito le modalità di ripresa delle manifestazioni pubbliche, la SFL sta discutendo se, e soprattutto come, la stagione 2019-2020 potrà continuare o dovrà venir giocoforza interrotta.

Intervistato dal portale online watson.ch, il più alto dirigente elvetico ha spiegato: «La nostra intenzione è finire seriamente il campionato. Non importa se ciò accadrà un mese prima o dopo. Si tratta di mantenere vivo il nostro calcio. Siamo solo all’inizio dei nostri problemi. Probabilmente nei prossimi mesi gli spettatori non potranno accedere agli impianti e questo costituirà problemi dal lato delle entrate, che si ridurranno (dalla biglietteria alla vendita di abbonamenti stagionali fino ad arrivare al merchandising e alla ristorazione). Gli unici ricavi concernono i soldi derivanti dai contratti televisivi. L’incantesimo per il calcio professionistico è solo all’inizio».

L’argomento riguardante la mancanza di liquidità è uno dei numerosi temi «scottanti». E forse il più importante. Heinrich Schifferle sottolinea che il peggio deve ancora venire: «I nostri club possono sopravvivere due mesi. Ma se rimangono sei mesi senza le entrate del pubblico, allora saremo confrontati con problemi molto grandi. Dipende molto da cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. L’incertezza sul futuro è grande, perché i maggiori problemi stanno sorgendo solo ora».

Come chiosa, il Presidente della Swiss Football League risponde alle accuse del patron del Sion Christian Constantin, il quale aveva colpevolizzato il calcio di non aver stipulato un’assicurazione contro i casi di pandemia: «La SFL organizza il campionato. In termini assicurativi, ci sono stati dei chiarimenti per cercare di coprire i fondi televisivi. In questo periodo, naturalmente, tutte le domande vengono sollevate. Ma eventi come i Mondiali di hockey su ghiaccio sono individuali e quindi non confrontabili [con la nostra realtà]».

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