SFL, il direttore Claudius Schäfer chiarisce: «Le partite a porte chiuse erano un’opzione attuabile, ma non in così breve tempo…»

scritto da Claudio Paronitti

In queste settimane, e nelle ultime ore in particolare, l’argomento sulla bocca di tutti è il Coronavirus

Adesso, dopo aver seguito le linee guida del Consiglio Federale, che ha bloccato gli eventi con più di 1’000 spettatori fino al 15 marzo, il direttore della Swiss Football League Claudius Schäfer ha risposto alle sollecitazioni del Tages Anzeiger su un eventuale disputa delle partite a porte chiuse:

«Sì, erano un’opzione percorribile, che però non poteva essere attuata in così breve tempo. Avrebbe causato a tutti gravi difficoltà organizzative. In una situazione del genere, le società di Super Leaue sono confrontati con delle perdite significative. In media, le entrate di un match equivalgono dal 30 al 40 percento di quelle annuali. Ovviamente, il nostro partner televisivo (Teleclub) ha tutti gli interessi a mostrare gli incontri in diretta, anche senza spettatori. Noi, come Lega, dobbiamo valutare la situazione allargando gli orizzonti. I nostri affiliati sono i club. E tra essi vi sono grandi esigenze finanziarie».

(nella foto: Claudius Schäfer – © Twitter Swiss Football League)

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