SFL, Heinrich Schifferle ribadisce la volontà di ripartire: «E se un giocatore risulterà “positivo” sarà isolato, l’intera squadra no»

scritto da Claudio Paronitti

Dopo aver espresso le sue preoccupazioni riguardanti il rischio di mantenere in vita il calcio, adesso Heinrich Schifferle, numero uno della Swiss Football League, ribadisce la volontà di ripartire e portare a conclusione la stagione 2019-2020, oltre a chiarire cosa accadrà qualora un elemento risulterà infetto al COVID-19

Intervistato dalla Berner Zeitung, il Presidente della SFL ha dapprima fatto un confronto tra la situazione che stanno vivendo le società sportive e quelle del settore alberghiero e della ristorazione (che riapriranno i battenti fra 7 giorni, lunedì 11 maggio 2020), asserendo che «i club sono un po’ come i ristoratori, i quali apriranno i loro locali e pagheranno i salari ai loro dipendenti. La differenza sostanziale è che i sodalizi sportivi non saranno autorizzati ad accogliere ospiti. E ciò sarà molto difficile da accettare».

Un altro punto toccato nella discussione è l’aspetto finanziario, e in particolare l’enorme perdita che il Coronavirus ha causato: «L’Associazione Svizzera di Football e la Swiss Football League hanno già calcolato che cosa perderà il calcio nel nostro paese in una pandemia che durerà sei mesi fino al mese di settembre. Pertanto, sarà necessaria una cifra che varierà dai 200 ai 250 milioni di franchi come supporto sotto forma di prestiti e garanzie».

Al momento, non è possibile conoscere la situazione specifica che sta attraversando ogni club, ma una cosa è chiara: «Tutti possono fare andare in vacanza per un paio di mesi. Ma poi, quando questo periodo senza entrate giunge al termine, ogni società finirà i soldi a disposizioni. Non dobbiamo dimenticare che, di norma, nella fase finale della stagione gli stadi si riempiono. In più, nel corso dell’estate gli appassionati fanno la fila per sottoscrivere nuovi abbonamenti e tanti soldi affluirebbero nelle casse di ogni club. Questa situazione non permette di effettuare tutto ciò ed è devastante per il sistema».

In conclusione, l’uomo forte del calcio professionistico elvetico svela anche il concetto di protezione che è stato sviluppato nel caso in cui il campionato potesse riprendere le sue operazioni: «Il concetto di protezione preparato dalla SFL regola come affrontare un caso di COVID-19. In caso di contagio, il giocatore interessato rimarrà a casa, mentre l’intera squadra continuerà ad allenarsi. Ma, e questo è in realtà il punto più importante: se decidiamo di continuare la stagione, dobbiamo fare in modo che sarà sopportato da tutti senza se e senza ma. Altrimenti incontreremo molti più problemi di quelli odierni».

(nella foto: Heinrich Schifferle – © Swiss Football League)

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