Fermi l’Orco Nero del torneo e ti mandano a spasso. La separazione tra il Vaduz e Giorgio Contini, a nemmeno 48 ore dall’insperato 1-1 casalingo contro il Basilea, merita un approfondimento.
Il comunicato diramato dal club del Liechtenstein parla di risoluzione consensuale, ma l’esperienza ci ha insegnato a diffidare da questo aggettivo. E a considerarlo come un attributo di facciata per mascherare un esonero bello e buono.
A Vaduz dovrebbero fare una statua al tecnico 43enne. Mantenere per ben due anni in Super League, dopo aver centrato la promozione, una società con un bacino d’utenza esiguo e una cifra tecnica moderata ha del miracoloso.
Invece arriva la cacciata. E quel che è più bizzarro proprio nel momento in cui i biancorossi, con il punto incredibilmente strappato al Basilea, riagguantano un Losanna in caduta libera. Mai come in questo momento, nella stagione in corso, la squadra del Principato è sembrata essere in grado di conquistarsi una terza salvezza consecutiva.
Contini ha chiaramente commesso degli errori, faticando in particolare a individuare un undici stabile a cui affidarsi, stravolgendo moduli e interpreti troppo spesso. Francamente però sfidiamo chiunque a totalizzare un numero di punti superiore a quello incamerato dal nativo di Winterthur.
Possibile, invece, che l’allenatore abbia fatto la voce grossa sul fronte mercato. Oltre a non essere arrivato alcun rinforzo nell’ultima finestra invernale, il Vaduz si è anche separato da Schürpf. E il club, sentitosi sfidato dal proprio tecnico, ha allora deciso di affidare le sorti della squadra al secondo, Daniel Hasler.
Il Losanna, intanto, ringrazia …
2 commenti
Sarà che avevano già deciso a prescindere dal Basel?
Se così fosse rifletterebbe ancora peggio sulla società. Supponendo che la decisione sia stata presa dopo la sconfitta a Thun, ci sarebbero voluti dieci giorni per ufficializzarla e comunicarla. Un’insostenibile eternità.
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