Moghini elogia il suo Taverne: “orgoglio e cuore fino all’ultimo minuto”

scritto da Davide Perego

Dopo la pausa per gli impegni nel primo turno di qualificazione di Coppa Svizzera, tornerà nel fine settimana il torneo di 1^ Lega. Sconfitto con grande onore nell’ultima giornata dalla capolista Baden, il Taverne riprenderà da Winterthur dove sarà ospitato dalla U21 di Zuffi che durante la pausa ha recuperato l’unico incontro non giocato due week end fa perdendo al Dornau con il Dietikon. Abbiamo parlato del momento dei ticinesi con il tecnico Alfredo Moghini (Foto Crineri).
Sette punti in nove partite. Un bottino magari iniquo rispetto a quanto avreste meritato, ma il Gruppo 3 è di quelli tosti. Curiosando negli altri due gironi ci sono sette squadre che hanno fatto meno punti della sua. Chi ha visto la partita con la capolista, ma anche qualcuna delle precedenti, sostiene che alla fine non siate molto lontani da un dignitoso centro classifica. Un Mister però sa cosa manca alla propria squadra. Come state vivendo nel gruppo questa straordinaria ed inattesa esperienza in 1^ Lega e dove dovrete cercare di migliorare ?

” Obiettivo: arrivare a giocarcela fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata e poi si vedrà. Ho controllato gli altri gironi ed è proprio vero, il nostro è quello attualmente più tosto. Meglio: vuol dire che dobbiamo essere ancor più bravi nel cercare di migliorarci e dare il meglio di noi stessi in ogni partita, in ogni situazione di gioco. Se penso all’inizio con zero punti e tutti un po’ ci guardavano come “la macchietta” chi capita per sbaglio in un posto sbagliato: adesso a 7 punti ci siamo anche noi e cerchiamo di giocarcela con umiltà, cuore e orgoglio fino in fondo. Qualcuno forse non l’ha ancora capita: siamo il Taverne, resteremo il Taverne e il salto di categoria non modifica quello che siamo, quello che siamo stati e quello che saremo. Dove dobbiamo migliorare nel capire che più si sale più il margine d’errore diminuisce: hai un’occasione da gol devi segnare, fai un errore in zona difensiva prendi il gol… tutto si gioca su poche situazioni e devi saperle sfruttare”. 
I valori di questa prima fase cominciano ad essere abbastanza chiari. Con il passare delle giornate sembrano emergere quelle squadre che hanno cambiato poco ma che in sostanza hanno azzeccato come spendere bene il budget a disposizione. Guardando la classifica di cosa è sorpreso ?
“Rispondere a questa domanda non è particolarmente facile anche perché per noi tutto, o meglio per me tutto è nuovo e preferisco concentrarmi sulla mia squadra. Noto solamente l’ottimo campionato del Mendrisio che sa muoversi nella categoria con molta destrezza. Noto che le squadre che sono state promosse il salto di categoria lo sentono, ma riescono a non demordere e tutte le partite si giocano fino all’ultimo respiro”.


Il torneo di 1^ Lega, una volta meta di arrivo di forse troppi veterani, sembra oggi un felice trampolino di lancio per molti giovani. Eppure in Ticino l’interesse per questo torneo – anche da parte dei media – non sembra particolarmente sviluppato. Dopo averlo toccato con mano cosa ci può raccontare sul valore effettivo di questo livello di calcio ?
” Lei ha perfettamente ragione: ci sono molti giovani in questa categoria e in modo particolare il livello atletico è molto alto. Gli scontri sono corretti ma particolarmente duri e a dire il vero manca quella fantasia, quei giocatori che tecnicamente hanno delle giocate fantasiose e che ti lasciano a bocca aperta. L’interesse per questo torneo, ha ragione lei, è molto scarso direi quando si entra nei campionati di prima lega classic o seconda lega interregionale la cosa interessa quasi a nessuno”. (dp)

Leggi anche questi...