Mirko Salvi, la saracinesca fatta persona

scritto da Claudio Paronitti

Il 22enne portiere giunto in prestito lo scorso mercato invernale dal Basilea, società che detiene ancora il suo cartellino, ha disputato tutte le 18 partite della prima parte di campionato appena conclusasi, risultando essere una sicurezza per i suoi compagni di movimento

35 reti subite sono tante, è vero. Ma è anche un dato di fatto che senza la sua presenza al centro della porta, i palloni raccolti in fondo al sacco sarebbero potuti essere molti, ma molti di più. I suoi interventi salva-risultato – pensiamo in particolare all’episodio più recente, il riflesso all’ultimo secondo su inzuccata di Basic domenica nel pareggio a reti inviolate in casa del Grasshopper – sono una manna dal cielo per una squadra che lo ha lasciato spesso in balia degli avversari. E lui ne è uscito ancor più rafforzato.

Sono stati due i cartellini gialli che gli arbitri gli hanno sventolato in faccia, entrambi giunti per perdita di tempo. Questo sta a significare che il portierino (per la giovane età) è già maturo. Il suo atout è senza ombra di dubbio la sicurezza che infonde a tutti negli interventi sulla linea di porta. Forse, l’unico appunto che gli si può muovere è il fatto di un pizzico di insicurezza nelle uscite. Ma questi sono dettagli che con il tempo, che è chiaramente dalla sua, imparerà a gestire alla perfezione.

Questa è la sua prima stagione intera in Raiffeisen Super League (dopo il girone di ritorno dello scorso campionato) e, se continua di questo passo, la sua carriera sarà piena di soddisfazioni, sia a livello personale che a livello di squadra. Un ragazzo umile e serio come lui merita tutto il rispetto che si sta guadagnando sotto ogni aspetto, professionale e umano.

VOTO – 5

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