Lugano, il vento è proprio cambiato: Gerndt manda il Lucerna all’ultimo posto

scritto da Claudio Paronitti

Nel quadro del tredicesimo turno il Lugano supera il Lucerna grazie a un’inzuccata di Gerndt. In un Cornaredo ventoso, i bianconeri si lasciano gli avversari odierni alle spalle

L’entusiasmo maturato negli ultimi dieci giorni è un fattore fondamentale per valutare la partita odierna. Il Lugano, forte delle prestazioni messe assieme nelle tre competizioni nelle quali è impegnati e voglioso di lasciare la posizione attuale di classifica, propone una manovra ragionata, intelligente e, alla fine, anche pagante. Il Lucerna, dal canto suo, sembra non avere idee, tanto è prevedibile quando ha il pallone tra i piedi. I bianconeri, invece, si propongono, fanno la partita, creano parecchie occasioni da gol e passano al 24′. Dei calci d’angolo battuti in serie portano all’inzuccata potente e rabbiosa di Gerndt, che manda in visibilio il (poco) pubblico presente a Cornaredo. Lo svedese, è appurato oramai, si trova decisamente meglio con un partner di reparto come Junior. Da lodare però la prestazione di tutta la squadra, a partire da Ledesma, che con la sua esperienza mette ordine a un reparto privo di Piccinocchi e che sembra ritrovare piano piano anche capitan Sabbatini, autore di una prima parte di sostanza. La nota ‘stonata’ è l’infortunio (da valutare) occorso due minuti dopo il meritato punto del vantaggio a Crnigoj, uomo della provvidenza nel giovedì di Coppa.

Nella ripresa la cantilena non cambia. Nemmeno l’entrata di Juric nelle fila degli ospiti porta alla truppa di Babbel (ora a rischio sempre più concreto di esonero) porta la ventata sperata dai lucernesi. I luganesi continuano a macinare gioco, provando sia azioni manovrate che contropiedi ficcanti. È un peccato che il risultato finale sia stato solo di uno a zero. Le chance capitate sui piedi dei vari Gerndt, Bottani e Vécsei avrebbero potuto avere un esito diverso. Tant’è, però. La vittoria, strameritata, è giunta al termine di una partita tutta cuore, sostanza, spirito di sacrificio. Una squadra, quella ticinese, che ha completato la metamorfosi iniziata nel dopo-Basilea. Con l’ultimo rango della graduatoria lasciato ai contraenti odierni si va a Plzen (giovedì sera) coscienti delle proprie possibilità.

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