Young Boys, il ds Spycher a ruota libera: “Per essere un bravo dirigente, non puoi agire da solo”

scritto da Claudio Paronitti

Christoph Spycher – © BSC Young Boys

In un’intervista rilasciata al portale online watson.ch, Christoph Spycher si è confidato su svariati temi, dal raggio d’azione che deve avere un dirigente fino alla scelta dell’allenatore

“Per avere successo, un bravo direttore d’orchestra non può agire in solitudine. Oltre alle competenze personali, al suo fianco deve avere delle persone fidate, con le quali può discutere e prendere, infine, le decisioni più adatte a una determinata situazione. Se, invece, uno si chiude in ufficio senza confrontarsi con gli altri, difficilmente si raggiungono gli obiettivi che vengono prefissati”, afferma il direttore sportivo dello Young Boys.

A riguardo della scelta di affidare la guida della prima squadra a Gerardo Seoane, Spycher rivela che “Gerry non era la candidatura primaria. Dopo il primo colloquio intercorso, tuttavia, abbiamo creduto subito in lui. Era da un anno circa che stavamo cercando un profilo che permettesse ai giovani di svilupparsi ed evolvere nel proprio mestiere, con un gioco offensivo e dominante”.

“Per ciò che concerne la stagione in corso, vogliamo conquistare il più presto possibile il secondo titolo consecutivo. In campo, i ragazzi si esprimono con la fiducia che hanno accumulato negli scorsi mesi positivi. Vogliono raggiungere lo scopo tutti assieme. Alcuni hanno anche intenzione di mostrarsi agli occhi degli osservatori esteri. Per questo motivo, ogni incontro è decisivo. Sta poi a loro [provare a guadagnare un nuovo contratto]”.

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