Nella giornata di venerdì, lo Zurigo aveva informato della positività di Mirlind Kryeziu al test del Coronavirus. Ieri, sabato, sono stati annunciati altri sei casi nel roster della prima squadra e tre fra i membri dello staff. A finire in quarantena vi è pure Ancillo Canepa, patron tigurino, che si è espresso a riguardo del campionato dalle colonne del SonntagsBlick
«A causa dell’alta viralità del virus, esiste sempre un certo rischio residuo di infezione. Non è ancora stato stabilito se Mirlind Kryeziu sia stato il primo nella catena di infezione del club», aveva affermato il Presidente dell’FCZ nel comunicato stampa ufficiale apparso ieri sera sul sito web ufficiale del club.
Sulle pagine dell’edizione domenicale del foglio zurighese, il numero uno biancoblù ha spiegato che «la priorità è la salute dei giocatori, degli allenatori e dei dipendenti della società. Dato che ero in viaggio per Neuchâtel sull’autobus con la squadra, sono dovuto andare in quarantena anch’io. Mi sento bene e non ho sintomi».
La conclusione dell’isolamento della squadra terminerà venerdì 17 luglio, come concordato con l’ufficio del medico cantonale zurighese. Ancillo Canepa commenta così le prossime mosse: «È chiaro che i test positivi ci hanno fatto preoccupare un po’ tutti. Soprattutto perché abbiamo sempre cercato di soddisfare meticolosamente tutti i requisiti igienici. Il team e lo staff tecnico sono sempre stati estremamente disciplinati. Sapevamo tutti che c’era un rischio residuo di infezione. La maggior parte dei giocatori e dei membri dello staff testati positivamente non mostra alcun sintomo insolito. Ciò significa che stanno praticamente bene».
La volontà dello Zurigo è chiara: portare a termine la stagione sul campo (al contrario di quello che paventa l’istrionico patron del Sion, Christian Constantin). Questa la chiosa del n° 1: «Noi faremo tutto il possibile per garantire che il campionato possa essere completato correttamente e in modo equo». E se lo afferma lui che è uno dei diretti interessati…
