San Gallo-Lugano, biancoverdi premiati oltre i propri meriti

scritto da Claudio Paronitti

La 23a giornata vede cadere l’imbattibilità bianconera del girone di ritorno. A decidere la gelata sfida del “Kybunpark” (-7 °C) un gol nel primo tempo e due nella ripresa, con cui il San Gallo supera il Lugano sia nella partita odierna che in classifica

Prima o poi doveva capitare: l’imbattibilità di Da Costa, che aveva dovuto raccogliere l’ultimo pallone in fondo alla propria rete al 15′ del 10 dicembre scorso, termina al minuto numero 39, quando un tiro-cross di Kukuruzovic sorprende tutti, il portiere bianconero in primis, per portare alla pausa in maniera alquanto casuale i padroni di casa. Un’esitazione, quella di David, che è un po’ tipica: se vogliamo trovare una pecca all’esperto estremo difensore, ebbene la riscontriamo nelle uscite, in cui non sembra sempre sicuro.

Le due formazioni, rimaneggiate negli effettivi, si affrontano mettendo in primo piano l’aspetto difensivo, che ha la meglio sui rispettivi attacchi. Di vere occasioni da rete non se ne sono contate nel corso della prima frazione. Gli uomini di Tami hanno tentato di proporre la solita manovra, ma le assenze di capitan Sabbatini a centrocampo e di Rouiller sulla fascia destra difensiva hanno pesato come un macigno nella costruzione del gioco. I ticinesi giocano con il solito rigore difensivo e con la consueta attenzione. Ad ogni modo, sono andati al riposo in svantaggio di una rete, che ha per contro premiato i biancoverdi oltre i propri meriti.

Il thé caldo di metà incontro non cambia la musica della sfida: i sangallesi giocano di rimessa, attendendo un errore qua e là degli avversari. Proprio come accaduto nei primi quarantacinque minuti, i bianconeri sono più presenti in zona offensiva. Malgrado ciò, Stojanovic non deve compiere parate di rilievo. Il problema del gol, riposto giustamente in un cassetto nelle prime tre partite di questo 2018, torna di moda in casa sottocenerina. Tanto più al 63′, quando, come un fulmine a ciel sereno e in modo del tutto immeritato, arriva il punto del raddoppio a firma Sigurjónsson direttamente su calcio di punizione, che mette fine al discorso concernente l’esito dell’odierna partita. L’islandese colpisce il pallone alla perfezione, questo è fuori dubbio, ma Da Costa non allunga abbastanza le sue braccia, permettendo così ai biancoverdi di conquistare definitivamente i tre punti. È questo il colpo del kappaò. Da lì in poi, i ticinesi faticano a crearsi delle opportunità per almeno riaprire il confronto. A sette dalla fine un sussulto di Junior potrebbe dimezzare lo scarto, ma Stojanovic è reattivo e sulla traiettoria e devia così il tentativo del brasiliano in calcio d’angolo. Il tris di Itten mette a nudo tutte le difficoltà incontrate da Da Costa, il quale non trattiene clamorosamente una sfera calciata dai venti metri senza particolare velocità e, soprattutto, ambizione.

La sconfitta di oggi è una punizione troppo severa per i luganesi, che si vedono superare in classifica proprio dai biancoverdi e che vedono conclusa nel contempo la propria striscia di vittorie (fermatasi a 4). Fra una settimana a Cornaredo arriverà la corazzata Young Boys, in quella che sarà una sfida improba, ma allo stesso temoo affascinante.

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