Russia 2018, l’anticipo di Umtiti vale la finale mondiale

scritto da Claudio Paronitti
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Nello splendore del “Saint Petersburg Stadium” di San Pietroburgo, la prima semifinale europea tra vicini viene conquistata dalla Francia, che supera il Belgio con il minimo scarto grazie a un colpo di testa al 51′ di Umtiti

Il derby tra vicini vede inizialmente i belgi provare a manovrare, mentre i transalpini sono più attendisti, forse troppo, e cercano di colpire in contropiede. Il ritmo, però, manca. La fase di studio è prolungata e ciò non giova allo spettacolo. D’altronde è comprensibile: ci si gioca una finale mondiale.

Esattamente al quarto d’ora il capitano rosso Eden Hazard tenta un mancino da dentro l’area che termina a lato. Quattro minuti più tardi, lo stesso numero 10 va vicinissimo ad aprire le marcature: il suo destro a giro viene spizzato in corner da Raphael Varane. Senza la deviazione sarebbe stato gol. I ‘Diavoli Rossi’ monopolizzano la prima parte di gara e si creano un’altra chance con una girata dal limite di Toby Alderweireld, sulla quale Hugo Lloris si supera con un tuffo strepitoso.

I ‘Bleus’ si mostrano dalle parti di Thibaut Courtois alla mezz’ora con una girata di testa di Olivier Giroud fuori di poco su cross di Benjamin Pavard. La sveglia è suonata e sempre la punta del Chelsea si ritrova in ottima posizione per calciare a rete un assist di Kylian Mbappé, ma sbaglia a contare i passi e l’occasione svanisce. Anche Antoine Griezmann tenta l’incursione in solitaria. Il suo egoismo lo porta a una conclusione debole. Il 39′ è il minuto di Courtois. L’estremo difensore del Chelsea si interpone a Pavard con la punta del piede.

La ripresa comincia esattamente come la prima metà del primo tempo. Il Belgio mantiene il possesso palla e la Francia è tutta dietro la linea del pallone. La partita può sbloccarsi con una situazione standard. Da un calcio d’angolo battuto da Griezmann, infatti, arriva il vantaggio transalpino. Samuel Umtiti svetta più in alto di tutti, anticipa la retroguardia avversaria, in particolare Marouane Fellaini, e infila Courtois sul primo palo. La sfida ora è lanciata. Mbappé gioca a tratti, ma quando tocca la palla è una meraviglia. Il talento del PSG si inventa un tacco pazzesco per Giroud, che viene murato da una scivolata di Vincent Kompany.

Roberto Martínez non sta a guardare, sa che la sua squadra deve reagire. Così cambia modulo, facendo entrare un uomo più offensivo come Dries Mertens per uno di contenimento come Moussa Dembélé. Il minuto è il sessantesimo. Mezz’ora al fischio finale tutto all’attacco per i ‘Diavoli Rossi’. Ma la Francia, forte del vantaggio, continua nella sua difesa a oltranza. In questo modo, nonostante la marea di attaccanti in campo, Lloris ha il solo compito di rimanere attento.

L’estremo difensore del Tottenham Hotspur deve intervenire per sbrogliare la matassa dopo un tiro improvviso e dalla lunga distanza di Axel Witsel. A dire la verità la conclusione è centrale e per Lloris si tratta di ordinaria amministrazione.

I gol tardivi a cui ci hanno abituato i ragazzi di Martínez nel corso di tutta la manifestazione iridata non arrivano. È anzi Courtois che evita un passivo più ampio con una deviazione su un tiro del neo-entrato Corentin Tolisso. La Francia si dimostra squadra solidissima in difesa e tremendamente efficace in attacco. La finale è cosa fatta e realtà. Per il Belgio, invece, qualche rimpianto per non essere riuscito a concretizzare l’enorme mole di gioco proposta per tutto l’incontro.

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