RSL, Pasquetta indigesta per il Lugano

scritto da Claudio Paronitti

Pasquetta è indigesta per il Lugano, che con l’uomo in più per 35 minuti viene sconfitto dal Losanna, alla prima vittoria del 2018!

La storia pareva ripetersi inesorabile: il Lugano che fa gioco e mostra le azioni migliori e gli avversari di turno che approfittano della prima e unica occasione capitata nel corso della prima parte di gara. Fortunatamente per i bianconeri ci pensa il solito Junior – forse partito in leggerissimo fuorigioco – a rimettere la contesa in parità. Su un cross di Crnigoj, deviato in partenza da Maccoppi, il carioca si trova al posto giusto al momento giusto e segna il suo sesto gol stagionale. Una rete assolutamente meritata in quanto i luganesi hanno tenuto in mano il pallino del gioco, peccando però un po’ troppo, come spesso capita, in zona-gol. Per la cronaca, il Losanna si è portato in vantaggio con l’unico tiro scagliato verso la porta di Kiassumbua. La spizzata incosciente di Ledesma permette a Kololli di servire Zidane e sbloccare il punteggio, prima del già citato pareggio di Junior. Il brasiliano, assieme a Crnigoj e Gerndt, è il più attivo della squadra quest’oggi di rosso vestita. È il reparto centrale a destare qualche preoccupazione, con Ledesma e Piccinocchi un po’ spaesati.

I primi minuti della ripresa vedono i biancoblù padroni di casa mettere più pressione sulla retroguardia ospite. Così, a seguito di un errore di posizionamento della difesa, Rochat si trova a tu per tu con Kiassumbua, che reagisce alla grande mandando in corner il tentativo del capitano vodese. Il 55° è il minuto della svolta, almeno per ciò che concerne la parità numerica degli elementi in campo. Maccoppi, già gravato di un cartellino giallo, interviene sulla coscia di Junior abbattendo il brasiliano e meritandosi il secondo avvertimento, sinonimo di espulsione. Ciononostante, Tami continua a lasciare in panchina Janko, non rischiando subito le due punte di ruolo. Una mossa che non paga. Anzi. Il Losanna continua a pressare e torna, con merito per quel che si è visto nella seconda parte, in vantaggio con il nuovo entrato Zarate, che approfitta dell’ennesimo orrore difensivo bianconero per superare un non irreprensibile Kiassumbua. Solo allora Tami decide di buttare nella mischia Mariani e Janko, al posto degli spenti Piccinocchi e Ledesma. L’ultimo cambio riguarda Manicone, che sostituisce Gerndt. Il 20enne italiano ha l’occasione giusta per riportare la contesa in parità, ma la fallisce clamorosamente, spedendo la palla alle stelle solo soletto davanti a Castella. Un errore che, a questi livelli, non si può perdonare, anche e soprattutto a un giovane che vuole emergere tra i grandi.

La quinta sconfitta consecutiva è la più dolorosa, in quanto arrivata con l’uomo in più senza una vera e veemente reazione da parte dei sottocenerini. Gli esperimenti continui di mister Tami, a questo punto della stagione, servono a poco o nulla. Basarsi sulle disgrazie degli altri è pericoloso e, senza un’inversione di tendenza immediata, la salvezza diventerà un vero e proprio calvario. La prossima partita (domenica contro il Basilea) potrebbe dunque risultare decisiva – malgrado si parli di rinnovo vicino – per le sorti del tecnico ticinese. Cosa penserà dell’ennesima disfatta il patron Renzetti?

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