RSL – i top e i flop della 20esima giornata

scritto da Pier Luigi Giganti

I TOP

  1. Bia: due colpi di biliardo dritti al cuore del Vaduz. Era scomparso dal tabellino dei marcatori, e non solo, da fine agosto. Ora che si è liberato di un noioso infortunio, l’uomo di Kinshasa piomba nuovamente nei piani di Zeidler per dar voce alla sua classe;
  2. Carlinhos: difficile a dirsi se sia maggiore lo shock tecnico tra il campeonato paraibano e la Super League o quello termico tra le spiagge bianche di João Pessoa e il clima prealpino ticinese. Catapultato nel torneo svizzero quasi per caso, l’esterno offensivo ex Botafogo Ribeirão Preto (che detto per inciso non è il Botafogo vero, quello carioca di Rio) schizza sulla corsia come se fosse imbottito di Duracell. Aggiungeteci la tecnica tipica di un attaccante sudamericano ed ecco servito il profilo di un giocatore che farà ancora parlare di sé;
  3. M. Schneuwly: anche quando non trova la via della rete il suo apporto al gioco lucernese è fondamentale. Moto perpetuo, sponde intelligenti e due assist: è lui il leader offensivo dei biancoblu di Babbel

I FLOP

  1. Bergström: uno dei primi rudimenti difensivi che t’insegnano da ragazzino è che quando vai a contrastare un tiro o ti poni da muro a costo di rimetterci denti e attributi, o ti scansi del tutto. Sulla conclusione di Sabbatini, che sblocca il punteggio a Cornaredo, lo scandinavo mette addirittura il tacco e ovviamente tradisce Vasic. Svagato in marcatura, non riesce a trovare mai la posizione corretta e cola a picco senza nemmeno dare un segno di vita;
  2. Monteiro: harakiri in centottanta secondi. Al 70’ il suo approssimativo rinvio di testa sul campanile di Barnetta lancia il contropiede vincente del San Gallo. E tre minuti più tardi, già ammonito e ancora scosso dallo svarione precedente, perde il controllo e si guadagna una doccia anticipata con un intervento scomposto sul Quillo biancoverde;
  3. Zakaria: il ventenne è un talentino, ma di tanto in tanto la mancanza d’esperienza lo tradisce. Alla Swissporarena non ne imbrocca una: non trova le misure giuste nella linea mediana bernese, un suo rinvio senza capo né coda regala a Kryeziu il proiettile per il punto del 2-1 e regala il penalty del poker ai padroni di casa

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