QUARANTENA – Capitolo 178, Davide Bianchi “Berroa perfetto ovunque. Jakob peccato la testa. Sulmoni che eleganza”

scritto da Roberto Colombo
Davide Bianchi, difensore del Boglia Cadro insieme a…Radja Nainggolan (Cagliari)

Nuova puntata della nostra quarantena, rubrica dal titolo pretestuoso il cui scopo è conoscere più da vicino i protagonisti del calcio regionale: i giocatori.

CADRO – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere meglio il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti. Capitolo 178: Davide Bianchi, difensore del Boglia Cadro (Quarta lega, gruppo 1).  

Coronavirus, cosa ne sarà dei campionati? Si giocherà solo il 50% delle partite? E se la Federazione dovesse optare per playoff e playout? «Non penso che si possa valutare un campionato giocando soltanto il 50% delle partite, perché così per esempio non verrebbe data la possibilità a chi è andato male nella prima parte dell’anno di provare a ribaltare la situazione nel girone di ritorno. Quindi, validando i campionati al 50%, verrebbero penalizzate soprattutto le squadre di bassa classifica. Anche sull’opzione playoff e playout non sarei molto d’accordo perché, come ho detto in precedenza, tutte le squadre meritano di giocarsi il proprio posto in classifica con un campionato completo. Tuttavia, se questa dovesse essere la decisione presa dalla Federazione, andrebbe accettata: la cosa positiva sarebbe che così almeno si tornerebbe finalmente a giocare».

Miglior giocatore del vostro girone? «Mi è molto difficile fare un unico nome, quindi ne dirò tre. Il primo è quello di mio cugino Joel Berroa che gioca con me nel Boglia Cadro. Non ha un ruolo ben definito, perché in campo sa fare tutto alla perfezione, ovunque lo si metta. Ha tanta esperienza, ed è bravo persino in porta. In una partita di campionato siamo stati costretti a schierarlo come portiere, e siamo riusciti a vincere grazie alle sue parate. Il secondo nome è Kevin Jakob, attaccante, anche lui mio compagno al Boglia. Ha ripreso a giocare da poco essendo stato via per motivi di studio. Davanti ci è mancato tantissimo. È un giocatore fuori categoria. Quando ha voglia è veramente difficile da fermare. Può risolverti una partita da solo, è forte tecnicamente, ha fisico e velocità. L’unico problemino è la testa (risata), diciamo che non ha una grande mentalità calcistica. Terzo e ultimo nome Nicolas Sulmoni, centrocampista del Pura, mio ex compagno al Malcantone. Gioca con un eleganza fantastica. Ha una visione di gioco a 360 gradi, recupera tante palle ed è sempre nella posizione giusta: vederlo giocare è un piacere per gli occhi».

Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «Per quanto visto nella prima parte della stagione credo (ma spero di sbagliarmi) che il primo posto andrà al Ceresio. Al secondo posto noi del Boglia Cadro e al terzo il Pura. In fondo alla classifica metterei invece Gravesano e Bioggio».

Allenatore, chi meriterebbe di più? «Anche per questa domanda farò tre nomi. Tre allenatori che secondo me meritano tanto. Il primo è quello di Amedeo Stefani (allenatore del Castello). Sa tenere il gruppo come pochi altri. Ho avuto il piacere di scambiare due parole con lui e mi ha spiegato come lavora con i suoi giocatori: penso che sia un ottimo allenatore. Gli altri due nomi sono invece quelli di Luca Pignatiello (Boglia Cadro) e Admir Batlak (Stella Capriasca). Sono entrambi due allenatori giovani che però stanno accumulando sempre maggior esperienza. Hanno due modi di lavoro diversi ma entrambi efficaci. Spero per loro che in futuro possano essere chiamati ad allenare squadre di altre categorie, in Seconda lega o anche più in alto».

“Tranqui raga” quest’anno il BOGLIA CADRO… «…non mollerà fino alla fine. Lotteremo come dei leoni per vincere il campionato, ma soprattutto per chiudere degnamente tutte le buvette».

To be continued…

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