Lugano, l’analisi post-Entella: è ancora parecchio il lavoro che attende mister Celestini

scritto da Claudio Paronitti

L’amichevole terminata con un pareggio contro la Virtus Entella ha confermato che il lavoro a Cornaredo non manca. Mister Fabio Celestini ne è assolutamente cosciente e cerca di guardare al futuro in maniera positiva

Il Lugano non è andato oltre l’uno a uno con una formazione in piena preparazione, che non sa ancora in quale categoria giocherà nella corrente stagione. I liguri sono apparsi decisamente più in palla rispetto ai bianconeri e, obiettivamente, avrebbero meritato qualcosa di più rispetto al semplice pareggio.

Nel calcio i se e i ma non esistono e così al triplice fischio finale di un direttore di gara talvolta indeciso ci si è lasciati esattamente come ci si era conosciuti.

Ieri pomeriggio, il tecnico luganese ha approfittato dell’occasione per vedere all’opera quei giocatori meno utilizzati sinora. Un ragazzo che ben si è comportato, mostrando un po’ più di determinazione rispetto ai compagni è stato Stanley Amuzie, il quale, se continua di questo passo, si candida per un posto da titolare per la prossima sfida di campionato contro il San Gallo.

L’assenza di ben dodici calciatori (tra nazionali e infortunati) è un aspetto da non sottovalutare in casa sottocenerina. La controprova non l’avremo mai, ma è lecito porsi la domanda: “Cosa sarebbe accaduto con una squadra al completo?” Magari il punteggio sarebbe stato lo stesso, forse sarebbe arrivata una sconfitta, o una vittoria. Chi può saperlo?

Certo è che qualche azione positiva si è vista – come confermato dall’allenatore luganese -, anche se il lavoro da fare è ancora molto e impegnativo. Per questo, la settimana che verrà risulterà di fondamentale importanza per cercare di mettere in chiaro alcuni concetti chiave e recuperare nel contempo un paio di infortunati “di peso”, come, ad esempio, Mijat Marić e Dragan Mihajlović.

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