Chi difenderà la porta bianconera nella trasferta di Sion, valida per la prima giornata della nuova Raiffeisen Super League?
È questa una delle domande più ricorrenti in casa sottocenerina.
I campionati si vincono con la difesa, dice un vecchio adagio. Premesso che passerà molto tempo prima di vedere il Lugano lottare per le prime due posizioni della classifica (non ce ne vogliano gli infiniti ottimisti, ma la realtà dei fatti è questa), possiamo affermare che il reparto arretrato, e in particolare la questione portieri, è ben coperto.
Gli estremi difensori che si contenderanno il posto di titolare sono l’esperto David Da Costa e i giovani Joël Kiassumbua e Noam Baumann. Il 32enne ha vissuto una prima annata in riva al Ceresio fatta di alti e bassi, come normale che sia per un essere umano. Gli errori degli ultimi tempi (ingigantiti dal problema alla spalla) hanno fatto dimenticare le prestazioni di assoluta qualità messe in mostra dallo svizzero-portoghese all’inizio della sua nuova avventura. Puntare su di lui ci sembra scontato.
Gli altri estremi difensori ticinesi sono anche due nazionali: Kiassumbua della Repubblica Democratica del Congo e Baumann della Svizzera Under 21. Entrambi hanno dalla loro la giovane età. Ed entrambi possono contare su un futuro roseo. L’importante è che non perdano la fiducia in loro stessi. Perché, è lapalissiano, per un numero uno (di qualsiasi squadra) scendere in campo la domenica è fondamentale per “rimanere sul pezzo” e non abbattersi.
La qualità tra i pali bianconeri non manca. Alcuni se ne dimenticano al primo errore. D’altronde il ruolo del portiere è il più ingrato nel mondo del calcio: una svista ed ecco che il risultato cambia a sfavore. Il tecnico sivigliano del Lugano avrà il compito – non semplice – di effettuare delle scelte, che magari non saranno popolari, ma verranno fatte per il bene del gruppo. In fondo, ciò è quello che conta davvero.
